È grande il dolore di Sandra Milo per la morte di Raffaella Carrà. In questi giorni l’attrice ha voluto ricordare la collega e amica in più occasioni, lasciandosi spesso andare alla commozione. Ed è ciò che è accaduto anche nel corso della sua ospitata a Uno Weekend su Rai1. Qui, intervistata da Anna Falchi, la Milo si è lasciata andare ad una lunga riflessione sulla collega scomparsa. “Raffaella era fantastica, un esempio, perché era una perfezionista, una donna che amava il suo lavoro e che lavorava con passione per lei e per gli altri e non ha mai dimsotrato la fatica, una cosa meravigliosa!” ha esordito. Per poi testimoniare che “Lei era sempre forte, come se fosse tutto facile. Io di lei ho un ricordo straordinario, proprio del suo metodo lavorativo, e devo dire che con la sua scomparsa le ci ha fatto ancora un altro regalo”.
Sandra Milo e l’ultima riflessione su Raffaella Carrà, tra tabà e pandemia
Un regalo su cui Sandra Milo si sofferma per spiegare nel dettaglio il suo punto di vista. “Con la pandemia è voce comune che la gente sia in qualche modo peggiorata, diventando più chiusa. Ecco, lei ci ha dimostrato che tutto questo non è vero, basta vedere tutta la gente che è andata a salutarla! – ha ammesso l’attrice – Questa è una dimostrazione di grande affetto, attenzione e amore. L’amore della gente è importantissimo per noi.” E ha concluso con un’ultima riflessione: “Lei aveva la capacità di rendere le cose semplici è pulite, come quel ‘Come è bello far l’amore da Trieste in giù’, che dirlo a quel tempo era un tabù. Andandosene lei ha chiuso un’epoca, un mondo. Ha sdoganato un tabù”.