Sandra Milo è intervenuta sulle colonne de “Il Resto del Carlino” in edicola oggi, domenica 29 maggio 2022, regalando ai lettori alcuni dei suoi ricordi dal set, ma anche novità risalenti al recente periodo, a cominciare dall’autobiografia che sta finendo di scrivere per Mondadori. Come ha riferito l’attrice, si intitolerà “La strega bambina”, perché “tutte le donne sono un po’ streghe e un po’ bambine. In questo momento sto scrivendo del fantastico periodo degli anni ’60, delle prime manifestazioni femminili, in cui le donne affermavano il proprio io, sfilavano in corteo con le gonne a fiori, gettavano via i reggiseni, proclamavano ‘Io sono mia’. Allora c’erano tante norme contro le donne. Ricordo che Pietro Nenni, al governo, fece approvare il progetto di legge a favore dei figli nati fuori dal matrimonio, affinché avessero gli stessi diritti di quelli chiamati ‘legittimi'”.



Sandra Milo ebbe una lunga relazione con Bettino Craxi, che lei commenta in questi termini: “Io sono socialista da quando avevo 12 anni. Volevo capire come migliorare le condizioni degli uomini, ho letto Marx, Engels, Proudhon, Lenin… Craxi lo conobbi quando era segretario del Psi di Milano, me l’aveva presentato Mancini. Poi lo rincontrai quando divenne segretario nazionale, a Roma. Era una persona meravigliosa, dotata di grande comprensione umana, nutriva un amore infinito per l’Italia”.



SANDRA MILO: “TOTÒ? MI SALUTAVA GELIDAMENTE…”

Sempre su “Il Resto del Carlino”, Sandra Milo ha raccontato il suo primo incontro con Federico Fellini, col quale ebbe una storia d’amore lunga 17 anni: “Avvenne a Fregene, nella pineta, in un ristorante. Era a tavola con Flaiano. Fui subito rapita dalla sua personalità, dallo sguardo misterioso che aveva, credo di averlo amato fin dal primo momento. Ancora oggi dormo con la sua foto sotto il cuscino”. Fellini era sposato con Giulietta Masina, ma Sandra Milo per lei aveva “grande stima e affetto. Era una donna molto fantasiosa, colta, intelligente. Poi i rapporti si interruppero”.



E Alberto Sordi? “Lo amavo come attore, ma come persona non era l’ideale. Era molto diverso da me, che sono sentimentale e romantica, sempre con la testa persa nel cielo. Lui era molto più concreto”. Con Totò, invece, Sandra Milo fece tre film: “La prima volta che l’ho incontrato gli sono corsa incontro con grande entusiasmo e lui mi ha salutato con un gelido ‘buongiorno, signorina’. Da allora non sono mai riuscita ad avere con lui un rapporto vero. Credevo anche di essergli antipatica”.