Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha intervistato in diretta tv il figlio di Sandra Milo, Ciro, che ha raccontato gli ultimi istanti di vita della nota attrice che ricordiamo, è morta lunedì scorso all’età di 90 anni. “Il ricordo più bello? Ce ne sono talmente tanti – le parole al primo canale – sono giorni che non dormo, le sono stato vicino fino all’ultimo respiro, a casa mentre le tenevo la mano. Le ultime parole che ci ha detto? Le si era abbassata il tono della voce, era cosciente, capiva, riconosceva le persone, poi è morta il giorno del compleanno di mio figlio, ho cercato di fare in modo che non lo scoprisse per non fargli pesare il fatto, è stata una cosa difficilissima poi la mattina dopo quando l’ho svegliato gliel’ho detto, la nonna se ne è andata”.
E ancora: “La notte le bagnavo le labbra perchè non poteva più bere, la sofferenza è stata tanta, è stato difficilissimo, se ne è andata da un momento all’altro, siamo andati a fare delle visite mediche di tutt’altro genere per problemi all’anca che aveva ed è uscita fuori questa cosa. Sono stati tre mesi di calvario, sempre peggio, meno male che non l’ho fatta ricoverare il giorno prima quando si era liberato un posto”.
SANDRA MILO, FIGLIO CIRO: “SE OGGI CI FOSSE MAMMA…”
Il figlio di Sandra Milo ha voluto ringraziare la grande manifestazione di affetto di questi giorni: “Ringrazio tutto, ho visto persone di ogni età, ne ho viste tantissime, c’era chi stava con le stampelle, un affetto incredibile. Ringrazio tutto quanti, una donna sincera, vera, come avrebbe risposto? Le avrebbe fatto un piacere immenso, lei non era persona che se la tirava per strada, si fermava a fare un autografo a tutti, un sorriso a tutti, è sempre stata così con tutti”.
Infine ha spiegato: “Ha fatto tutto e di più per noi figli, ha interrotto il lavoro, era sempre presente, ci accompagnava a scuola tutte le mattine, veniva a prenderci di notte, mai fatto pesare niente, se aveva qualche problema riusciva a nascondere. Mamma una parte di me sta conte – ha concluso – dammi la forza, anche per mio figlio”.