Sandra Milo è stata ospitata in occasione dei suoi 90 anni nel salotto di Verissimo da Silvia Toffanin. “È un giorno meraviglioso, sono 90 primavere e sono molto felice di esserci, e tutto sommato più il tempo passa più divento serena, più rilassata, più la vita mi piace, senza le ansie di quando sei molto giovane. Ho imparato ad accettarmi e non voglio più essere diversa o migliore, e poi una cosa importantissima per tutte le donne, ho imparato a non avere più senso di colpa”.



Raccontandosi, infatti, Sandra Milo ha spiegato che il senso di colpa maggiore sia proprio quello di aver messo “da parte” i figli per il lavoro, ma ne parlarono tutti assieme, “dissi che era vero che andavo sempre via, ma anche che tornavo sempre. Dissi che potevo lasciare il lavoro, ma che avremmo dovuto fare delle rinunce come i giocattoli e i vestiti. Ci pensarono e dissero che andava bene se lavoravo“. Continuando nel suo rinvangare nei ricordi e negli insegnamenti che Sandra Milo ha raccolto in 90 anni di vita, spiega che “la vita mi ha insegnato a rispettarla perché comunque mi da sempre la possibilità di risolvere anche i problemi più gravi. La vita mi ha dato forza, energia e amore, sono contenta e non ho rimpianti e rimorsi, mi sento realizzata e risolta”.



Sandra Milo: “Rischiai di morire”

Sandra Milo, insomma, ha vissuto una vita degna di nota, ma anche segnata da parecchie difficoltà, che ha sempre affrontato a testa alta. Parlando soprattutto delle sofferenze fisiche, ha raccontato che “la passione, l’amore molte volte sono legati anche all’odio. Pensi al possesso, che una creatura che ami debba essere soltanto tua, ma in realtà non è così. E allora qualche volta l’uomo si sente perduto perché lei è più forte e usa la forza fisica per una sua fragilità, una sua debolezza”.

E a proposito della violenza subita, Sandra Milo racconta che “ho rischiato di morire e ancora oggi ne porto i segni. Sono stata presa a calci nella testa, avevo la mascella rotta, il naso e soprattutto le orecchie. Sanguinavo e non ci sentivo più. Sono stata operata diverse volte e un orecchio in parte ha recuperato, ma l’altro l’ho perso quasi completamente. A volte è noioso chiedere alle persone di ripetere le cose e a volte dai una risposta che non c’entra niente con la domanda che ti hanno fatto”, ironizza Sandra Milo. “Quest’uomo non l’ho perdonato, ma non ho rancore, capisco che tutto sommato è una grande fragilità. Non l’ho denunciato perché, a parte l’umiliazione, mi sembrava una cosa così brutta… Facevo di tutto per dimenticarlo, ma mi vergognavo anche a renderla pubblica questa cosa”.