Sandra Milo e la figlia Debora Ergas sono state intervistate stamane in collegamento dal programma di Rai Uno “C’è tempo per…”. Mamma e figlia hanno iniziato da pochi giorni, precisamente lo scorso 29 giugno, la loro nuova avventura come inviate del programma de La Vita in Diretta Estate: “Stiamo vivendo una vacanza meravigliosa – dice a riguardo la bionda attrice ottantenne – io ho molti anni, Debora è una donna adulta, e ritrovarsi insieme io e lei è bellissimo; parliamo del passato ma anche del futuro, ci divertiamo, ridiamo, scherziamo, ci amiamo molto ma non ce lo diciamo, l’amore lo si manifesta nel mangiare assieme, nelle attenzioni l’una per l’altra. Lei è estremamente intelligente e sensibile, i telespettatori già la conoscono, sono fiera di mia figlia, e questo viaggio di Rai Uno è stata una fonte di allegria giornaliera, grazie a questa idea di unire mamma e figlia. io mi sento come se avessi la sua età, lei naturalmente non si sente con la mia età, ci divertiamo, ogni piccola cosa, avventura… poi qui in Romagna sono stati girati tantissimi film, abbiamo incontrato tantissimi personaggi, Don Camillo, Peppone, uno che si veste come Fellini, sembra quasi un sogno, una favola e per adesso è tutto molto bello”.
SANDRA MILO E DEBORA ERGAS: “LE RICORDO SEMPRE TUTTI GLI OBBLIGHI…”
A quel punto ha preso la parola la figlia Debora che ha aggiunto: “Io da perfetta dipendente Rai ricordo a mia mamma gli obblighi, i distanziamenti, la mascherina… la sto stressando e lei a volte mi dice “basta basta basta”. Ci siamo sempre dette tutto, anche troppo – ha proseguito – quindi non abbiamo molto da dirci però sghignazziamo, in macchina shignazziamo molto”. La Milo ha quindi ricordato la nascita della figlia: “Debora è nata a Milano quando è uscita la prima di “8 e mezzo” di Fellini, era bellissima, aveva i capelli lunghi, tantissimi e tutti neri. Come è possibile mi sono chiesta? Quando il cast ha visto Debora, tutti si sono meravigliati di questa capigliatura che le è rimasta sempre, pensa che lei si sfoltisce i capelli, penso sia l’unica in italia. la chiamavano il Sandrocchietto”. Beppe Convertini le chiede quindi come è essere nonna: “E’ una gioia – risponde Sandra – ma poi esserlo di un nipotino come il mio buono e intelligente, è bellissimo, meraviglioso. La cosa brutta della vecchiaia e non poter più avere figli, ne vorrei ancora tanti”.