Sandra Milo scende in campo e difende Laura Pausini. La popolare cantante emiliana nei giorni scorsi è finita al centro di un vero e proprio processo mediatico per non avere intonato in una tv spagnola la canzone “Bella ciao”, da lei definita “troppo politica”. Su di lei sono piovute polemiche da più parti e l’attrice ha deciso di dire la sua attraverso i suoi profili social, sui quali ha scritto: “Vorrei ricordare ai detrattori e/o agli estimatori dell’ultima ora della Signora Laura Pausini che è troppo comodo, troppo facile, sotto campagna elettorale e a breve distanza dalla data in cui gli italiani saranno chiamati a esprimere la loro preferenza, strumentalizzare un episodio che la vede coinvolta per far di lei una simpatizzante della destra, eleggendola a loro paladina. Sono pure illazioni”.
Nel prosieguo della sua riflessione, Sandra Milo ha riferito che vorrebbe ricordare agli italiani in generale e agli elettori, alla classe politica, ai giornalisti e “ai tuttologi da strapazzo dei social“ innanzitutto che “il voto è segreto” e poi che “un artista non è tenuto necessariamente a manifestare pubblicamente le proprie idee politiche. Ciò non significa che non ne abbia”.
SANDRA MILO: “LAURA PAUSINI? L’UNICO ARTISTA SCHIERATOSI POLITICAMENTE È STATO VOLONTÉ”
Sempre nel suo sfogo sul web, Sandra Milo ha tenuto a ribadire che un artista è chiamato a esprimere il proprio mondo interiore, a condividerlo con chi lo segue, a regalare emozioni. Se poi volesse anche esporsi e/o impegnarsi politicamente, sarebbe “una propria libera scelta e non una richiesta da assecondare per mettere a tacere voci malevole e/o per favorire questo o quello schieramento politico in cambio – spesso – di eventuali benefici. Ricordo inoltre che in Italia l’unico e solo artista che si sia schierato politicamente a tutt’oggi resta Gian Maria Volonté”.
Concludendo, Sandra Milo ha rivolto un appello agli utenti del web: “Ora non ergetevi a pubblici censori dietro il banco di un tribunale dell’Inquisizione virtuale, crocifiggendo un’artista di tutto rispetto che ha reso l’Italia famosa nel mondo. Se proprio volete, parlate di Laura Pausini per dirne bene e non per riportare un intervento televisivo usato ad arte da questa o quella parte politica per fare propaganda spicciola. La politica, se la si vuole praticare seriamente, la si fa usando altri strumenti e non certi bassi mezzucci”.