Sandra Milo, musa del nostro cinema, ma anche modella, attrice e conduttrice televisiva, è intervenuta ai microfoni de “La Verità”, concedendo un’intervista a tutto tondo sulla sua vita. Si parte dal suo primo matrimonio, quello con il marchese Cesare Rodighiero, che durò solo 21 giorni e iniziò quando la donna aveva 15 anni: “Fu un’esperienza che non servì. In amore si commettono sempre gli stessi errori, si predilige un certo tipo di persona che, bene o male, è sempre la stessa. Dopo quella separazione, mi trasferii a Milano. Ero bella, alta per i miei tempi. Feci la modella con successo. Ma volevo far sentire la mia voce. Allora sono partita per Roma per realizzare il mio sogno, il cinema”.



Fu quello il momento di svolta nella carriera di Sandra Milo, che arrivò a esordire nel film “Lo scapolo” con Alberto Sordi, il quale non le fece una vera e propria corte, ma secondo l’attrice sperava che lei potesse comunque capitolare ai suoi piedi, cosa che non è accaduta. Ci furono poi l’unione con il produttore cinematografico Moris Ergas (“all’inizio fu positiva, quando non eravamo sposati. Lavoravamo nello stesso ambiente, avevamo gli stessi amici. Poi nacque Deborah e la storia finì in maniera drammatica. Mi intentò 44 processi. Fu una battaglia all’ultimo sangue”) e la relazione con Federico Fellini, che durò 17 anni: “Le cose che mi attiravano erano molte, ma più di tutte il suo atteggiamento sorridente nei confronti della vita. Propose di vivere insieme, io ebbi paura. Era un rapporto così straordinario, senza liti né violenza. Temetti che si banalizzasse. E così ho preferito chiudere la storia”.



SANDRA MILO: “SONO MOLTO RELIGIOSA”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con “La Verità”, Sandra Milo ha affermato di essere molto religiosa, non credendo però nell’esistenza dell’inferno, ma solo in quella del paradiso, dove tutti un giorno ci ritroveremo. La sua Fede si è irrobustita ulteriormente dopo il miracolo che riguardò sua figlia Azzurra, nata con parto prematuro e in gravissimo pericolo di vita: la piccola fu salvata da una suora. “Quando nacque, mia figlia pesava 700 grammi e fu considerata morta e avvolta in un fagottino su un tavolo – ha dichiarato l’attrice -. Io, in sala parto, urlavo e non volevo accettare questa morte. Venne una suora del Santo Volto e strinse al cuore il fagottino. Nella nursery, era maggio, pregava e faceva un massaggio cardiaco alla bimba che, dopo 20 minuti, ebbe un singulto e si rianimò”.



La Chiesa ascoltò le testimonianze per il riconoscimento del miracolo di suor Maria Pia Mastena e la causa di beatificazione fu aperta da Wojtyla. Il riconoscimento è dell’epoca di Ratzinger: “Ricordo l’emozione in San Pietro con Azzurra in mezzo alle suorine venute da tutto il mondo, tutti volevano farle una carezza. Ora è grande e sta benissimo”. Infine, una presa di posizione netta sull’eutanasia: “Sono assolutamente favorevole – ha detto Sandra Milo –. La vita è straordinaria, la adoro, ma nessuno al mondo può vivere senza speranza. Mia madre Maria soffriva tantissimo, viveva con mia nonna, io ero incinta di Deborah, stavo facendo Otto e mezzo. Non volevo, ma lei m’implorò dicendomi ‘Io per te lo farei’ e così la aiutai”.