Sandra Mondaini e Raimondo Vianello: malattia e come sono morti

Sandra Mondaini e Raimondo Vianello hanno formato per anni non solo una coppia nella vita, ma anche una coppia televisiva che ha divertito milioni di telespettatori che, ancora oggi, non perdono occasione per rivivere i tanti momenti televisivi di cui i due artisti sono stati protagonisti. Sandra e Raimondo hanno trascorso insieme tutta la vita separandosi solo per cinque mesi, questo il tempo che Sandra ha vissuto in più rispetto al marito. Raimondo Vianello è morto il 15 aprile 2010 a 87 anni presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dopo 11 giorni di blocco renale avendo vissuto dal 1972 con un solo rene. Cinque mesi dopo, anche Sandra Mondaini è venuta a mancare: la Mondaini è morta presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dopo dieci giorni di ricovero per insufficienza respiratoria.



«Le ho telefonato un po’ di volte dopo la morte di Raimondo, all’inizio rispondeva, poi non più. La governante diceva: “Le dico che ha chiamato”. Ma non richiamava. Poi ho saputo che rispondeva solo a Pippo Baudo. Sono andato spesso a trovarla al cimitero di Lambrate dove è sepolta, un loculo tra tanti, a volte il suo nome è coperto dai fiori. Sarebbe bello che lei e Raimondo fossero sepolti vicini, ma lui è a Roma e lei a Milano, vicino alla mamma. Parlava sempre della sua mamma…», ha poi raccontato anni dopo a Tv Sorrisi e Canzoni l’amico Roberto Marelli.



L’eredità di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello

Sandra Mondaini e Raimondo Vianello non hanno avuto figli, ma in compenso hanno sentito come figli i domestici e i loro bambini con cui hanno vissuto tantissimi anni. La famiglia di filippini che si è presa cura di Sandra e Raimondo era formata dai coniugi Rosalie ed Edgar e dai loro due figli, John Mark e Raimond che oggi vivono nell’attico in cui hanno vissuto Sandra e Raimondo. Rosalie ha fondato una Onlus dedicata a Sandra e Raimondo per aiutare i bambini poveri delle Filippine cercando di migliorare la vita delle persone più bisognose come Sandra e Raimondo hanno fatto con lei e la sua famiglia.



“Di loro mi manca soprattutto la quotidianità: zio mi preparava la colazione e da piccolo, mi portava a guardare i cartoni animati per farmi felice”, ha raccontato Raimond un po’ di tempo fa a Gente.