La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervistata in collegamento con il programma Oggi è un altro giorno, Rai Uno. Le prime parole sono per il nuovo Dpcm entrato in vigore oggi: “Sapevamo che se non fossero state prese misure più dure i numeri erano destinati a salire, lo sapevamo anche quando è stato assunto il primo Dpcm il 25 ottobre, la prima ondata di misure restrittive; sappiamo che per misurare il loro effetto devono passare almeno due settimane, che scadono a partire da oggi. Tra oggi e domani verrà messo a punto il nuovo report, che dovrebbe dare conto di eventuali effetti di quelle restrizioni. ma se abbiamo dovuto assumere misure ancora più dure è perchè l’andamento dei dati quotidiani non ci indicava un trend di almeno frenata. Di solito i dati restano in aumento ma l’accelerazione diventa più lenta, poi comincia una linea piatta e poi dopo iniziano a calare. Quindi prima diminuiscono i contagiati, poi le terapie intensive e alla fine i decessi, ci vorrà tempo”. Sulla divisione in zone delle varie regioni: “Possibile che alcune regioni che sono ora in fascia gialla possano salire di livello già da subito? Lo escluderei perchè il repert tiene conto dei dati di 15 giorni, a meno che i dati non siano stati aggiornati e che permettono una revisione. Le ordinanze sulle zone rosse e arancioni hanno durata di 15 giorni e questo è certo, mentre il passaggio da giallo ad altro colore peggiorativo è possibile anche prima”.
SANDRA ZAMPA: “LOMBARDIA AVREBBE DOVUTO AGIRE PRIMA”
Sandra Zampa ha proseguito, parlando di assistenza psicologica: “Nella prima fase avevamo attivato un numero telefonico per un supporto psicologico e credo che occorrerà ripensarci; ci stiamo augurando che le misure messe in campo abbiano durata più breve possibile, Conte ha parlato di dicembre, il Dpcm ha scadenza al 3 dicembre, ma bisognerà comunque pensare al supporto. Ci sono situazioni di fragilità grandissima – ha aggiunto – come ad esempio un hospice dove i famigliari non possono entrare, o ragazzi disabili, stiamo riflettendo su misure più mirate per alcune fragilità”. Ancora sulla divisione in fasce: “Nessuno ha minimamente interferito sula cabina di regia, è solo un intervento tecnico e non politico; sta lavorando da 24 settimane senza interferenza politica”. Sulle rimostranze di De Luca nei confronti del nuovo Dpcm: “A lui spetta il compito di far rispettare le misure e non vorrei sentir più dire che ci sono persone senza mascherine a Napoli, dovrebbe sforzarsi di far rispettare le regole invece che guardare cosa ha fatto il governo. La lombardia – ha concluso Sandra Zampa – avrebbe dovuto assumere misure più dure già prima, io credo abbiamo assunto misure giuste e spero siano utili, questa è l’unica cosa che mi importa”.