L’importanza del Green Pass non può essere messa in dubbio secondo Sandra Zampa, che ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera che lo renderebbe indispensabile anche per andare al supermercato. Le problematiche in merito all’obbligatorietà del certificato verde, tuttavia, continuano ad essere rilevanti ed il Governo dovrà prendere importanti decisioni nelle prossime settimane.



L’ex sottosegretaria alla Salute ritiene che il Green Pass possa essere un’arma decisiva per convincere la popolazione italiana ad aderire alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19. “Dipendesse da me lo renderei obbligatorio anche per entrare al supermercato. Se può rappresentare una ulteriore spinta per convincere gli indecisi a prendere l’appuntamento con le due dosi, varrebbe la pena prevederne un uso a tutto raggio”, ha affermato.



Sandra Zampa: “Green Pass anche al supermercato”. La risposta a Landini

Sandra Zampa, inoltre, nel corso dell’intervista concessa al Corriere della Sera, ha risposto alle recenti dichiarazioni rilasciate da Maurizio Landini. Il segretario generale della Cgil aveva sottolineato come non fosse  accettabile introdurre “una logica punitiva e sanzionatoria nei confronti di chi lavora” ma non vuole ricevere il vaccino contro il Covid-19. Il Green Pass obbligatorio per i dipendenti delle fabbriche e degli uffici, secondo il sindacalista, sarebbe per cui una misura inaccettabile.



Penso che Maurizio Landini porti avanti un modello di sindacato vecchio”. Questo il commento della responsabile alla Salute del Pd. Agli occhi di Sandra Zampa il segretario generale della Cgil sarebbe dovuto essere più moderno nel riconoscere la necessità per i lavoratori di vaccinarsi. “Sono convinta che i lavoratori debbano essere esortati, spronati a vaccinarsi senza incertezze. Non c’è una tutela maggiore di questa. Il vaccino è uno degli strumenti indispensabili per la sicurezza all’interno delle fabbriche”, ha sottolineato. Infine, si è scagliata contro coloro che auspicano nell’immunità di gregge, ma continuano a rifiutare la somministrazione delle dosi. “È inaccettabile ed egoistico pensare ‘tanto la faranno gli altri e io sarò protetto da loro’”, ha concluso.