Si è soffermata in particolare sul vaccino anti-covid la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, durante l’intervista concessa ai microfoni di Radio anch’io. Argomento centrale della discussione, i ritardi nelle consegne di Pfizer, problema che secondo la stessa Zampa dovrebbe essere affrontato dall’Ue: “Abbiamo già investito l’Avvocatura dello Stato di questa partita, però io credo che oltre agli stati membri deve essere l’Europa che deve agire con molta decisione e fermezza nei confronti della Pfizer, avendo trattato per tutti e avendo una voce molto forte che rappresenta tutti gli Stati membri”.
“Ieri da Pfizer e da Ursula von der Leyen sono arrivate rassicurazioni – ha proseguito la sottosegretaria alla salute – relativamente alla riduzione delle dosi che, hanno annunciato, nelle prossime settimane dovrebbero tornare al 100%. E’ girata anche la certezza che forse solo per una settimana ancora, ma a questo punto vogliamo vedere come andranno le cose”.
SANDRA ZAMPA E IL RIFIUTO DEL VACCINO AGLI OPERATORI SANITARI
Fra le tante indiscrezioni circolanti, anche quella che la multinazionale Pfizer fornirebbe maggiori dosi a chi paga di più, ipotesi che non trova comunque assoluta conferma: “Pfizer dà più vaccini a chi paga di più? A noi non risulta – sottolinea Sandra Zampa – sarebbe una cosa gravissima. Ma bisogna dimostrarle certe cose”. Altro tema spinoso, il rifiuto di sottoporsi al vaccino da parte di coloro che lavorano nella sanità o nelle residenze per anziani: “Come superare il problema della resistenza a farsi vaccinare tra gli operatori sanitari delle Rsa? Certamente con l’allontanamento dalla mansione – risponde schietta Sandra Zampa – tu non puoi contagiare una persona perché tu non vuoi fare il vaccino. E’ evidente che abbiamo un problema di necessità di illustrare, spiegare, chiarire e rassicurare ma penso che nel sistema pubblico tu non puoi non vaccinarti, è una pre-condizione per chi sta a contatto con il pubblico”. Infine, sulla possibilità di acquistare anche dosi del vaccino Sputnik V prodotto dalla Russia: “Se l’Ema dice che va bene, assolutamente sì, perche’ non dovremmo?”.