L’obbligo vaccinale è tra le ipotesi sul tavolo per contrastare la pandemia, questa la conferma di Sandra Zampa. La consulente del ministero della Salute ha evidenziato ai microfoni di Otto e mezzo: «L’obbligo vaccinale non è mai stato escluso, perché sull’orizzonte si è sempre tenuta aperta questa possibilità. In gran parte è già stato attuato per alcune categorie, a partire dai sanitari. Penso che i primi a cui estenderlo debbano essere tutti quelli che sono a contatto con il pubblico».



«Saranno i dati a guidare il decisore politico», l’analisi di Sandra Zampa, che si è poi soffermata sulle possibili modifiche al green pass: «Il dibattito è in corso, il governo non ha ancora maturato un orientamento. Incontrerà i presidenti di regione, che stanno chiedendo a gran voce una revisione di questo straordinario strumento: occorrerà le misure su cui intervenire, su cosa cambiare».



SANDRA ZAMPA SU GREEN PASS E TERZA DOSE

Sandra Zampa cauta sull’ipotesi di green pass con 2G: «Il green pass con le due 2G significa che chi non è vaccinato non può più rientrare al lavoro e si intacca un diritto davvero importante. Anche i presidenti di regione hanno cominciato a cambiare idea e a dire altre cose. Non sarà semplice». La consulente di Speranza ha poi tracciato il percorso in vista delle modifiche al certificato verde: «Il primo passaggio sarà ascoltare i governatori, il green pass può prevedere che la durata del tampone venga ridotta, come era stato inizialmente immaginato. Oppure, altra ipotesi è accorciare la durata dello stesso green pass. Ma allo stesso tempo dobbiamo correre con la terza dose, organizzandoci in maniera attiva ed efficace come abbiamo fatto con la campagna vaccinale». Sandra Zampa s’è detta fiduciosa sulla pianificazione della campagna per la terza dose: «Le prove generali sono state ampiamente fatte, dobbiamo riattivare gli hub vaccinale, il periodo sono sei mesi dalla scadenza dalla seconda dose: chi ha più di 70 anni deve correre a vaccinarsi con la terza dose, ma al momento non è così. E serve che chi ha l’obbligo vaccinale, come il personale sanitario, corra a vaccinarsi. In Israele si sta fermando la pandemia perché la campagna della terza dose ha cominciato a dare i primi risultati».

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