Solo tre giorni fa in Parlamento il Ministro della Salute Roberto Speranza lanciava un monito a Regioni e opposizioni (che contestavano l’ultimo Dpcm): «Lasciare fuori dalla battaglia politica le questioni scientifiche». Ecco, nella giornata storica per l’annuncio di Pfizer-BioNTech sul vaccino anti-Covid con il 90% di efficacia la n.2 della Sanità italiana – la sottosegretaria Sandra Zampa – scrive sul proprio canale Twitter: «Ho molto apprezzato che la Pfizer abbia atteso l’esito delle elezioni americane e la sconfitta di quel campione di Donald Trump per annunciare l’efficacia straordinaria del vaccino anti covid. La scienza ci fa sognare». Inutile dire come queste parole abbiano fatto letteralmente “esplodere” gli utenti, a cominciare da giornalisti e avversari politici: «Ma come può un membro del governo (sottosegretario alla Salute) scrivere queste cose??? Vergogna!», scrive Matteo Salvini, leader della Lega, ripostando l’intervento della sottosegretaria in quota Partito Democratico.
LA ‘DOPPIA’ GAFFE DI SANDRA ZAMPA SU TRUMP
Ancora più diretta la giornalista di La7, Gaia Tortora, che sotto il tweet di Sandra Zampa scrive «È gravissimo che si aspetti la fine delle elezioni per fare questo annuncio. Che puzza pure un po’ di bruciato». La “gaffe” social della vice Speranza è se vogliamo duplice: in primo luogo, nell’annunciare il suo sincero apprezzamento per la scelta di Pfizer, non si rende conto della possibile implicazione se la sua “teoria” fosse effettivamente reale. Se infatti la multinazionale farmaceutica avesse atteso l’ufficialità della vittoria di Joe Biden – per non lasciare a Trump il “merito” di aver annunciato in piena campagna elettorale l’arrivo di un vaccino efficace entro fine anno – allora si tratterebbe di un uso politico ed elettorale molto grave di una vicenda, come l’emergenza Covid-19, che va ben oltre le pur importanti Elezioni Presidenziali americane. Ma ci permettiamo di notare una seconda, forse più nascosta e sottile, “gaffe” della sottosegretaria dem: il ragionamento della Zampa sconfessa in pieno quanto solo tre giorni fa andava dicendo il suo titolare, per l’appunto «Lasciare fuori dalla battaglia politica le questioni scientifiche». Comunque la si guardi, non un’uscita “felice” quella di Sandra Zampa.