La sottosegretaria del ministero della Salute, Sandra Zampa, ha condannato in maniera ferma e decisa gli scontri avvenuti ieri pomeriggio davanti a Montecitorio, le accese proteste di commercianti e impresari vari nei confronti delle chiusure causate dal covid. “Gli scontri davanti a Montecitorio sono gravissimi – le parole di Sandra Zampa ospite in collegamento del programma di La7, Otto e Mezzo – non solo perché è stato ferito un poliziotto ma per la presenza di militanti di CasaPound. Cavalcare il malessere e il disagio sociale rischia di mettere a repentaglio la tenuta democratica del Paese e il suo futuro”.
L’esponente del Partito Democratico ribadisce quindi il suo pensiero, aggiungendo: “Gravissima la presenza di Casapound. La politica non può lucrare sulla disperazione delle persone. Il dovere della politica è un dovere etico. Unirsi tutti contro il virus e non contro chi lotta contro il virus come il ministro Speranza. La politica che lucra consensi su questa disperazione è sbagliata. Facciamo in modo che non si sentano sole è ora di restare compatti. Dividiamoci sui programmi, ma non su queste cose”.
SANDRA ZAMPA: “E’ IL MOMENTO DI AIUTARE NON DI APRIRE”
Sandra Zampa ha proseguito: “Come ha detto il presidente Draghi, adesso è il momento di aiutare chi è in difficoltà e non quello di aprire tutto, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Da questa emergenza ci si salva tutti insieme, cercando di tenere bassi i contagi e andando avanti con le vaccinazioni, per poter poi riaprire in sicurezza, il prima possibile”. Traguardo possibile in caso di arrivo massiccio di dosi, ma al momento la situazione non sembrerebbe spingere in tale direzione: “La verità è che arrivano poche dosi. EMA domani (oggi ndr) potrebbe indicare AstraZeneca solo dai 60 anni in su”. La sottosegretaria alla salute è stata anche incalzata da Lilli Gruber in merito all’incontro avvenuto fra il neo segretario del Pd, Letta, e il numero uno di Italia Viva, Matteo Renzi: “L’interlocuzione con i 5 Stelle è fondamentale, per questo con loro abbiamo condiviso l’azione di governo. Sul programma, si deciderà cosa fare e se Renzi vorrà stare fuori, starà fuori. Penso sia giusto che Enrico Letta voglia allargare la coalizione per non perdere le elezioni e lasciare il Paese a questa Destra”. E ancora: “Quello con Renzi è stato un incontro franco, cordiale, utile, un incontro tra due persone molto diverse. Su alcune cose siamo d’accordo, su altre in disaccordo. Sono qui cercando di mettere da parte le mie considerazioni di carattere personale, altrimenti non sarei tornato”.