Sandra Zampa non chiude a un ritorno di Italia Viva nella maggioranza, ma a condizioni ben precise

. La sottosegretaria alla Salute ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa ed ha fatto il punto della situazione sulla crisi di governo in atto, sottolineando che è giusto portare al voto in Parlamento la relazione del ministro Bonafede: «Magari l’esito è incerto, ma arriverà un chiarimento: in quel caso ognuno si assumerà la propria responsabilità e se andrà male si andrà alle urne».



Sandra Zampa ha rimarcato che «questo pasticcio lo ha creato Renzi», che però ora deve rientrare in partita: per la vicepresidente Pd il leader di Italia Viva deve ammettere l’errore, chiedendo di essere riammesso a un tavolo di confronto. Ci sono ovviamente dei paletti, basti pensare alla Giustizia: «Renzi può chiedere modifiche in qualche passaggio di quella relazione del ministro, ma non una torsione garantista, ponendola come un ricatto».



SANDRA ZAMPA: “DOPO CONTE C’É IL VOTO”

«Dopo Conte c’è il voto»

, è la posizione del Partito Democratico, ribadita da Sandra Zampa, e ora la palla passa proprio a Renzi. Il senatore di Rignano è stato bacchettato duramente dalla sottosegretaria, che ha ricordato la forzatura di Italia Viva su Recovery Plan, delega ai servizi segreti e Mes.

«Ora è una questione di responsabilità e rispetto delle istituzioni», quindi serve una spiegazione da parte dell’ex premier: «Ricordo che la maggioranza relativa in Parlamento ce l’hanno sempre i 5stelle. E se a qualcuno passa per la testa l’idea di cambiare premier, si ricordi che la maggioranza relativa dei 5stelle impone che a loro spetti onere e onore di esprimere un nome. Ma allo stato dei fatti, sta a Renzi spiegare al paese cosa vi sia di diverso rispetto ad una settimana fa nella sua relazione con la maggioranza, con il governo e con Conte. E perché oggi ha cambiato idea al punto da voler riaprire un tavolo di confronto»