Sandro Corapi è un noto mental coach, forse il più famoso del nostro paese. Ha lavorato a lungo con la SS Lazio e anche con calciatori importantissimi come per esempio “il profeta” Hernanes. Di recente è uscito per Santelli Editore il suo libro “Nella testa del campione: il potere della mente per vincere nel calcio (e nella vita)”. Il suo è un manuale pratico e in grado di regalare dei consigli utili anche nella vita di tutti i giorni. Ecco le sue parole per IlSussidiario.net.



Da dove nasce l’idea del suo libro e a chi è indirizzato?

L’idea di scrivere questo libro nasce dal desiderio di mettere per iscritto tutte le tecniche che ho elaborato nel corso degli anni lavorando a stretto contatto con professionisti, tante situazioni e dinamiche che ho potuto testare sul campo e che in certi casi ho ripetuto ciclicamente, ovviamente modulandole, a seconda delle differenti situazioni o esigenze. Il libro è indirizzato a chiunque abbia voglia di crescere, di cambiare mentalità. È rivolto nello specifico ad allenatori e calciatori, ma i concetti che vengono espressi all’interno possono essere facilmente utilizzati anche in tutti gli altri campi della vita.



Tornando invece indietro, ci racconta come è nata l’idea di fare questa professione?

Dopo aver raggiunto traguardi unici in Italia nel panorama imprenditoriale e del network marketing (fissando un record di guadagno nell’annata 2000/2001 in Partner Time, nel Gruppo Mediolanum), sentivo il bisogno di mettermi alla prova in un nuovo settore, quello che sognavo da bambino, quando volevo diventare un calciatore. Ho pensato che quelle stesse dinamiche che portavo avanti nella costruzione delle reti commerciali e nella gestione delle risorse umane potessero essere applicate anche in un altro campo. Così è stato, perché pure nel mondo del calcio sono riuscito a raggiungere (e sto continuando a farlo) gli obiettivi che mi ero prefissato, diventando il primo in Italia a vincere un trofeo da mental coach ufficiale di un club di Serie A



Se ne parla sempre molto poco, ma il mental coaching è fondamentale nel mondo dello sport. A chi lo conosce ancora poco cosa può dire?

Gli consiglio di superare le iniziali resistenze, quelle che spesso sono dettate da pregiudizi, quegli stessi pregiudizi che in tutto il mondo ormai sono stati ampiamente superati. Solo in Italia ancora si fa fatica a prendere consapevolezza dell’importanza di questa figura. Se una persona ha dei problemi a una gamba va da un medico, ma se i problemi sono nella testa, nella concentrazione e in tanti altri aspetti, perché non dovrebbe rivolgersi a qualcuno esperto in quel determinato settore?

Tutti gli sportivi hanno bisogno di Mental Coaching o c’è una categoria precisa di interesse in merito?

Non c’è una categoria precisa ed è sbagliato anche racchiudere la professione del mental coaching all’interno del settore sportivo. Chiunque abbia bisogno di realizzarsi e di fissare un obiettivo può averne bisogno. La vita di tutti i giorni è molto più complicata rispetto a quella di un calciatore, le insidie sono paradossalmente ancora di più e possono metterti con le spalle al muro. Ecco perché chiunque potrebbe aver bisogno di un aiuto per farsi le domande giuste.

(Matteo Fantozzi)