Sandro Giacobbe ha voluto parlare a cuore aperto al Corriere della Sera, confessando un piccolo segreto sulla sua rivalità con Claudio Baglioni. Cantautore di Signora mia, Sandro Giacobbe vanta una carriera lunghissima nel mondo della musica, con il primo pezzo che ha fatto la storia nel 1974. Nello stesso anno, però, un altro big della musica italiana si stava affermando con il singolo Questo Piccolo grande amore. Chiaramente, stiamo parlando di Claudio Baglioni, che in quel periodo aveva anche scritto una canzone intitolata “Signora Lia”, un epiteto che spesso veniva confuso con il capolavoro di Sandro Giacobbe.



Del resto, il cantautore ha confessato di essere stato scambiato più volte con Baglioni, il che lo infastidiva non poco, soprattutto perché tra i due non correva buon sangue: “Io e Claudio eravamo quasi uguali, stessa età e capelli”, spiega Sandro Giacobbe, tanto che spesso, come ha rivelato, le riviste di gossip e musica li mettevano a confronto. Un fardello che al cantante non è mai piaciuto, specialmente all’inizio quando ancora erano rivali di case discografiche. “Tra noi all’inizio non c’era grande simpatia”, svela Giacobbe: “Poi ci siamo conosciuti meglio tanti anni dopo”.



Sandro Giacobbe: “Vi svelo chi sono i cantanti più scarsi con cui ho giocato a calcio”

Un rapporto, quindi, quello degli allora giovanissimi cantanti Claudio Baglioni e Sandro Giacobbe che si è evoluto con la maturità della crescita, e consolidato durante la partita di calcio della Nazionale Cantanti. Oggi, tra loro due, le cose vanno a gonfie vele e sono diventati amici: “Ci sentiamo spesso”. Poi, al Corriere della Sera, il cantautore fa un’altra confessione inaspettata e di carattere più intimo, svelando che da giovane era attratto solo dalle donne più grandi di lui prima di conoscere sua moglie Marina Peroni, raccontando di aver avuto una “simpatia” per la mamma di una sua fidanzatina allora diciassettenne.



Mi succedeva spesso di guardare più le madri che le figlie”, confessa Sandro Giacobbe, che non ha paura di raccontare le sue debolezze giovanili e non solo. Al Corriere ha anche riferito di non essere stato un grande esempio di fedeltà: anche se non gli piaceva tradire, i suoi 21 anni lo hanno portato a vivere diverse esperienze anche se era impegnato. Poi l’ultima ammissione sui colleghi e su chi sono i suoi veri amici nel mondo della musica. Sandro Giacobbe è estremamente legato a Riccardo Fogli, Pupo, Umberto Tozzi e Gianni Morandi, con i quali ogni tanto si trovava a giocare a calcetto, confessando anche che i più scarsi con cui si è trovato a giocare sono stati Marco Carta e Nek: “Meglio che facciano i cantanti”.