C’era anche Sandro Giacobbe in diretta a Storie Italiane stamattina. Il cantautore originario di Moneglia, in provincia di Genova, ha parlato della crisi della musica di queste settimane, con il mondo dell’arte e della cultura fermo causa epidemia da coronavirus: “Il mio pensiero – esordisce parlando con Eleonora Daniele – va a noi artisti che viviamo di questo, con le feste di piazza, viviamo con i nostri tour e concerti. Il mio pensiero va a tutti quei lavoratori che in un anno guadagnano a malapena forse quello che gli permette di vivere per quell’anno, e in un periodo così non puoi fare altro che indebitarti. Questo è un grande problema, non tutti si rendono conto che la vita di un artista non è solo ricchezza: per alcuni è così, ma altri devono tirare avanti ogni anno, e su questo non ci ha ancora pensato nessuno. C’è una categoria che è in sofferenza”. In studio passano quindi le grandi canzoni di Giacobbe, a cominciare da quella forse più famosa, “Gli occhi di tua madre”.



SANDRO GIACOBBE: “SCRITTA ASSIEME A DON BACKY CANZONE PER GENOVA”

A riguardo, il 71enne cantautore racconta un anedotto curioso: “Con ‘Gli occhi di tua madre’ del 1976 ci sono stati incrementi di bambini e di nascite, non è stato per caso: erano canzoni che facevano innamorare intere generazioni. Una coppia un giorno mi disse – racconta Giacobbe facendo ridere la Daniele – ‘Quando stiamo insieme e facciamo l’amore, mettiamo su le tue canzoni’. Io ero un po’ geloso – racconta Giacobbe – perchè questa ragazza mi piaceva ma l’amore ce la faceva lui non io…”. Sandro Giacobbe è stato in collegamento assieme a Don Backy, e i due hanno presentato la loro canzone in onore di Genova, in vista del varo del nuovo Ponte sul Polcevera previsto per il prossimo luglio: “Sono molto onorato di avere scritto una canzone con Don Backy, è un grandissimo onore. Quando lui cantava già questi grandissimi successi che già lo facevano un mito, io avevo una misera orchestrina, andavo in giro per i locali e cantavo le sue canzoni. Tutti insieme – ha proseguito – canteremo questa canzone per Genova, la canzone della speranza, della rinascita, la canteremo quando il nuovo ponte sarà pronto, ringrazio Aldo e lo aspetto a Genova, così come tutti quanti”. Quindi Giacobbe ha concluso: “Spero che il virus sparirà presto da solo e torneremo a fare la nostra vita”.

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