Sandro Mazzola, intervenuto ai microfoni dei TG1, ha commentato la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter, arrivata matematicamente dopo i 3 punti conquistati nel derby contro il Milan. “Sento il cuore che batte forte. La seconda stella è difficile, qualcosa di quasi impossibile. È stata una grande impresa. Mi sarebbe piaciuto essere a San Siro, le partite si vivono”, ha affermato. Poi i complimenti all’allenatore Simone Inzaghi: “Riesce a fare stare sempre la squadra in partita. Il futuro del club sarà vincente”.



Se la seconda stella dell’Inter porta la firma di Simone Inzaghi e dei suoi giocatori, la prima invece porta proprio quella di Sandro Mazzola, che conquistò il decimo scudetto nella stagione 1965-66. L’attaccante fu il cannoniere della squadra con 19 reti messe a segno. “Non è stato facile, ma eravamo veramente forti”. In quella rosa c’erano anche Giacinto Facchetti e Giuliano Sarti. L’allenatore invece era Helenio Herrera.



Il parere di Sandro Mazzola sullo scudetto dell’Inter

Sandro Mazzola, che oggi ha 80 anni, non può che essere dunque contento per quello che la sua Inter è riuscita a realizzare. È proprio in queste ore che ha rivissuto i suoi ricordi più belli. Tra questi, in particolare, quello del 15 maggio 1966. In quell’occasione, sempre a San Siro, i nerazzurri si giocavano il matematico scudetto contro la Lazio. “Un’emozione indescrivibile, c’era un’atmosfera fantastica. Eravamo tutti impressionati, stavamo negli spogliatoi in silenzio, concentrati, ognuno seduto al proprio posto. Entrò il presidente Moratti e ci disse: “Ma cosa fate, non andate a giocare?”. Ma noi con la testa eravamo già in campo prima del fischio d’inizio”, ha raccontato al Corriere dello Sport.



È anche per questi motivi che l’ex attaccante ha voluto essere vicino alla squadra anche i questo periodo. Nei giorni scorsi si è recato agli allenamenti dell’Inter proprio per caricare i nerazzurri in vista del derby contro il Milan. E c’è riuscito.