Sandro Tonali è il centrocampista titolare, accanto a Ismael Bennacer, del Milan campione d’Italia nella stagione 2021-2022. Una stagione eccezionale per un giocatore partito, forse, non con i favori del pronostico ma che ha saputo conquistare tutti con la sua classe. Esordito con il Brescia, vince il campionato di Serie B con Eugenio Corini per poi approdare in A. Una stagione passata con le rondinelle prima del suo passaggio al Milan di Paolo Maldini, che lo ha trattato fortemente strappandolo alle inseguitrici con un assoluto colpo di calciomercato nell’estate 2020. Dopo aver lasicato Brescia, con 6 gol (di cui uno in A contro il Genoa) e 16 assist, passa al Milan.
Numero 8 di Gattuso ma capelli alla Andrea Pirlo, sono queste le prime cose che si vedono di Sandro Tonali che durante il campionato ha dimostrato di non avere solamente questi due tratti peculiari. Personalità da veterano e carattere di chi non vuole perdere mai, oltre che tecnica e senso tattico. Sandro Tonali, dopo aver conquistato il pubblico di fede milanista, è pronto a ritagliarsi anche un posto con la Nazionale di Roberto Mancini. Per lui con la Nazionale maggiore 11 presenze dall’esordio ormai 3 anni fa, nel frattempo ha continuato fino al 2021 la sua esperienza con gli ‘Azzurrini’, ottenendo nel 2018 l’argento, quindi secondo posto, con l’Under 19, in Finlandia.
SANDRO TONALI: “IL CALCIO È LA COSA CHE PIU’ MI PIACE”
Sandro Tonali, assente nel match interno vinto sabato contro l’Udinese con i gol di Theo Hernandez, doppio Rebic e Brahim Diaz, ha parlato ai microfoni de ‘Il Corriere dello Sport’, della sua esperienza milanista ma prima ancora di cosa lo ha spinto a diventare calciatore: “Ho sempre avuto questo per la testa. A 8 anni facevo già un’ora di macchina per andare a giocare, a 10 andavo avanti e indietro da Piacenza, a 11 da Brescia. Anche per i sacrifici della mia famiglia, non avevo un piano B. Pensavo solo a diventare un calciatore“, dice il giocatore del Milan che continua poi dicendo: “Il calcio è la cosa che mi piace di più nella vita“.
“La sera sto spesso in casa, non esco tanto” dice Sandro Tonali parlando del suo tempo libero ma poi aggiunge: “Serie Tv? Non tanto, ma la mia preferita è stata Prison break. Mi piace guardare il tennis, sono diventato amico di Sinner, che è milanista. Musica ascolto soprattutto quella che mette Theo negli spogliatoi, musica latina“. Poi è il tempo della famosa letterina custodita dalla nonna, dove indicava il suo sogno, ossia di diventare un giocatore: “La letterina ce l’ha ancora mia nonna. La mia famiglia è stata fondamentale. Mia mamma Maria Rosa che fa la ricamatrice, mio padre Giandomenico che metteva le recinzioni agli stadi e poi mio zio, ma anche altri parenti più lontani: chi era libero si offriva di accompagnarmi a giocare”. Si chiude l’intervista con la domanda più importante, per i tifosi milanisti, l’obiettivo stagionale: “Come l’anno scorso, giocare da squadra, giocare bene al calcio senza obiettivi: anche non puntando al massimo, si arriva al massimo“, conclude il giocatore del Milan e della nazionale.