Si chiama Sangiovanni perché da piccolo “Mamma mi diceva sempre, in dialetto veneto: “Ti che te si sempre un santo” (“Tu sì che sei sempre un santo”, ndr), per ironizzare sul mio carattere.”, ha raccontato in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni l’artista, nuova scoperta di Amici, che sta riscuotendo un grandissimo successo con la sua ‘Malibù’. Sangiovanni però è un ragazzo come gli altri e come gli altri ha vissuto momenti personali difficili, talvolta anche drammatici. Ha però sempre trovato nella musica una valvola di sfogo. Le sue canzoni “Mi facevano vivere la vita che desideravo, una vita piena di colori. – ha raccontato il giovane artista – Quel ‘disagio’ mi ha portato a essere un uomo grande troppo presto. Non sognavo, non giocavo e tenevo tutto dentro”. Ma è proprio grazie ad Amici che dichiara di aver trovato “il mio posto nel mondo. Quando ti senti diverso hai due strade: o diventi quello che gli altri vogliono o inizi a gridare al mondo chi sei davvero. E Amici mi ha permesso di… urlare!”
Sangiovanni, da Amici al successo: “Ho trovato me stesso”
Quella diversità, quella voglia di essere se stessi senza essere per questo giudicati, Sangiovanni la esprime anche nei suoi testi, oggi tanto amati da un vasto pubblico di giovani. Testi sì leggeri ma che nascono da quello che era un malessere sconfitto, poi, proprio grazie alla partecipazione ad Amici20. “Sono entrato nel talent in una situazione in cui non stavo affatto bene – ha ammesso il cantante – e in quella dimensione magica in tv, grazie a Maria De Filippi e a tante persone adorabili, ho trovato me stesso.” E ha così concluso: “Sono onesto, avevo paura di uscire e tornare alla triste normalità e invece ho scoperto che quella piccola casetta fatta di libertà, gioia e colore è diventata… enorme come tutto il mondo”.