Sangiovanni si racconta dopo Amici 20: che succede con Giulia Stabile?

Ha appassionato i telespettatori di Canale 5 con il percorso di studio nel canto intrapreso ad Amici 20 di Maria De Filippi, dove si è aggiudicato la vittoria del circuito canto e intanto Sangiovanni torna a raccontarsi in un’intervista concessa al Corriere della sera, tra l’amore con Giulia Stabile, la musica, i momenti bui, i pregiudizi, la sua generazione e la società.  “Sono cresciuto in un contesto in cui c’erano tanti schemi mentali e barriere -esordisce il cantante di Lady, che ora infiamma l’estate 2022 con il successo di Farfalle e l’album Cadere volare-, a partire dalla scuola. Vengo da Grumolo delle Abbadesse, un paesino di 3.000 persone in Veneto; lì le persone non hanno una mentalità così aperta e io ho sempre combattuto queste chiusure più le vedevo e più non mi piaceva, anche perché le cattiverie le ho subite molte volte e non voglio che per colpa mia le subiscano altre persone”.



Insomma, nonostante la chiusura mentale trovata nella sua vita, Sangiovanni si è spinto oltre i pregiudizi e i luoghi comuni, inseguendo il suo sogno di fare musica. In molti si chiedono se la sua lovestory avviata con la vincitrice di Amici 20, al talent, Giulia Stabile, stia proseguendo, e nella sua intervista il cantante fa quindi sapere: “Mi dà tanto, mi fa stare bene, mi vuole molto bene: è bello essere voluti bene ed è bello anche ricambiare il bene quando te ne vogliono così tanto. Per certi versi è difficile vivere una storia normale perché siamo personaggi pubblici, ma cerchiamo di viverci la nostra relazione come se fossimo due ragazzi che non fanno questo mestiere e che vogliono solo volersi bene e aiutarsi reciprocamente”. 



Sangiovanni, tra pregiudizi, momenti difficili e musica

Sangiovanni ha vissuto il peso dei pregiudizi anche a scuola e da parte del corpo docente, per il semplice fatto di aver corretto l’errore di un’insegnante di inglese, così come lui stesso rende noto: “Una volta a 14 anni corressi l’insegnante di inglese che aveva sbagliato: mi rispose che dovevo finirla, perché nel mondo del lavoro avrei preso solo schiaffi e la mia vita sarebbe andata male. Quei pregiudizi mi hanno fatto talmente male che scrivo anche per questo, noi cantanti abbiamo un potere mediatico da sfruttare in maniera positiva, non per fare hating”.



La musica può rappresentare un’ancora di salvezza, così come è stata per Sangiovanni: “Ho iniziato a fare musica in un momento buio, ho pensato che la musica mi salvasse, e l’ha fatto. Ma poi a un certo punto mi sono sentito come prima  in un periodo non dei migliori, e la musica c’era”. Al di là dei momenti duri, l’artista si è sempre dato la forza per andare avanti, il che lo rende un role-model di positivity per molti giovani: “Ci saranno sempre momenti in cui si cade, e non c’è da vergognarsi. Nei momenti no mi chiedevo: c’è chi non ha la mia fortuna, perché perdo il tempo a stare male?