Sangiovanni, secondo classificato ad Amici (primo nella categoria canto), è intervenuto sull’edizione odierna del quotidiano “Il Messaggero” per un’intervista a tutto tondo sulla sua esperienza all’interno della scuola di Maria De Filippi. Subito una rivelazione da parte del diciottenne vicentino che ha conquistato il pubblico in studio e i telespettatori a casa: “Mi hanno sempre detto che non sono un santo, che non ho la faccia da bravo ragazzo. Mi chiamo Giovanni e allora ho deciso di chiamarmi Sangiovanni”.
Immancabile, poi, un riferimento alla sua storia d’amore con Giulia Stabile, la ballerina vincitrice del programma: “Era ciò che desideravo dal primo bacio in casetta. Quando siamo rimasti solo noi due in gara non importava che a vincere fossi io o lei: ce l’avevamo fatta entrambi. Lei è una persona bellissima, con una grande storia alle spalle: ha trasformato le delusioni e le offese subite in un messaggio potente. È un esempio. Dentro Amici ci siamo fatti forza a vicenda”.
SANGIOVANNI: “IO AD AMICI GRAZIE A MADAME”
Sangiovanni, sulle colonne de “Il Messaggero”, ha sottolineato poi che “nel 2021 ci sono ancora troppi preconcetti, paletti e schemi nei quali non mi ritrovo. Non si tratta di identità e discorsi sul genere, ma di libertà. Ho 18 anni, mi vesto di rosa e metto lo smalto sulle unghie: quindi? È ciò che voglio trasmettere e comunicare con le mie canzoni”. Sul Ddl Zan e sul caso Fedez-1° maggio il cantante non si esprime perché ad Amici era senza cellulare e non riceveva notizie, “posso dire però che sono per l’amore universale: le diversità devono diventare normalità”. Alla scuola di Amici Sangiovanni è arrivato grazie a un’artista italiana, Madame: “Io e lei veniamo dalla stessa città ed è stata una delle prime persone a credere nel mio talento, a portarmi in uno studio. Condividiamo l’etichetta, la Sugar di Caterina Caselli. Un giorno mi ha detto: ti andrebbe di provare ad entrare ad Amici? Ho preso il treno e sono venuto a Roma”. Il prossimo obiettivo si chiama Festival di Sanremo 2022? “Chissà. È troppo presto per pensarci. So solo che da domani ricomincerò a lavorare, rimboccandomi le maniche. Inoltre, mi mancano ancora due anni prima del diploma linguistico: conto di riprendere presto gli studi, è importante”.