Caso Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano, la storia, culminata con le dimissioni del Ministro della cultura e l’avvio di una inchiesta sull’utilizzo di risorse pubbliche, era iniziata lo scorso 26 agosto con l’anticipazione in un post su Instagram, riguardante la nomina della 41enne a “consigliere del ministro per i Grandi eventi” corredata da una foto della coppia. La comunicazione era stata subito notata dalla stampa, generando una ondata di indiscrezioni e gossip, tanto da far arrivare una nota ufficiale del Ministero nel quale si smentiva categoricamente la collaborazione.



L’imprenditrice, accusata di aver inventato tutto per ottenere visibilità e farsi accreditare nell’ambiente, per difendersi ha iniziato a svelare ciò che realmente si celava dietro a questa promessa di incarico, rivelando che in realtà c’era una relazione sentimentale con l’ex ministro, al quale aveva fatto per mesi da accompagnatrice agli eventi pubblici. Da qui è nato quello che è già stato definito il nuovo scandalo politico, che proseguirà ora tra denunce, confessioni pubbliche e inchieste della Corte dei Conti.



Scandalo Maria Rosaria Boccia-Gennaro Sangiuliano, il caso che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro

Lo scandalo scoppiato per il caso Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano ha coinvolto non solo la politica e la magistratura ma soprattutto l’ambito privato dei due protagonisti che saranno prossimamente impegnati a difendersi dalle varie accuse. A partire dalle dichiarazioni tra Ministero e Boccia sulla nomina infatti, è emersa anche la questione della relazione extraconiugale, culminata poi con le scuse pubbliche di Sangiuliano nei confronti della moglie. I fatti raccontati dall’imprenditrice sono stati confermati da numerosi testimoni, oltre che dai post sui social, che vedevano sempre la coppia unita in occasione di eventi pubblici.



Questo però, ha alimentato i sospetti sul presunto uso dei soldi pubblici per il pagamento delle spese di viaggio e alloggio, non giustificate da alcuna collaborazione ufficiale della donna con le istituzioni. Oltre alle minacce di pubblicazione di screenshot e conversazioni nelle quali si parlava dell’incarico infatti, la Boccia avrebbe fornito altre prove come biglietti aerei e prenotazioni, mentre l’ex ministro continua ad affermare di aver pagato sempre di tasca propria per qualsiasi spostamento. La questione è ancora tutta da accertare. Tuttavia il caso è costato al ministro le dimissioni, con la motivazione : “Ora sarò libero di difendermi, ho bisogno di tranquillità e di stare con mia moglie“, che sono state accolte da Giorgia Meloni dopo l’iniziale rifiuto.