Era calato il silenzio sul caso Sangiuliano Boccia, oggi se ne torna a parlare in due programmi tv. Da un lato Le Iene con il caso della chiave d’oro scomparsa, dall’altro c’ò Report che mostra in esclusiva la foto di una profonda ferita alla testa riportata dall’ex ministro della Cultura. Viene anticipata nel nuovo video di anticipazioni della puntata che andrà in onda stasera. Nel post del programma di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci si precisa che Sangiuliano, dopo le dimissioni, ha denunciato l’imprenditrice di Pompei per aggressione. Quella foto sarebbe la prova principale.



La denuncia riporta che la ferita in questione risale al 16 luglio e sarebbe stata inferta dalla donna quando entrambi si trovavano in una stanza d’albergo a Sanremo al culmine di una lite scoppiata dopo che l’allora ministro aveva comunicato la sua decisione di interrompere la loro relazione e di non voler lasciare la moglie. Report ha anticipato anche uno stralcio dell’intervista a Sangiuliano al Tg1 in cui riferiva che nell’ultima fase aveva ribadito più volte che non avrebbe lasciato la moglie.



SANGIULIANO BOCCIA, LA FOTO DIETRO LA DENUNCIA PER AGGRESSIONE

Sull’inchiesta giornalistica si è soffermata La Verità, secondo cui lo scoop del programma non riguarderebbe l’attuale ministro Alessandro Giuli, ma appunto il suo predecessore. Secondo Sangiuliano, la Boccia avrebbe affondato le sue unghie nella pelle e lui si sarebbe fotografato per conservare la prova dell’aggressione, che gli ha provocato 13 punti di sutura. Ma questa vicenda sarebbe usata come snodo per una connessione con le attività della fondazione Maxxi ad Alessandro Spano, che ne era il segretario generale.



Diventato l’uomo ombra di Giuli durante i due anni di presidenza di quest’ultimo, è diventato capo di gabinetto del ministero dopo l’uscita di Francesco Gilioli, testimone di alcuni passaggi clou dello scandalo Sangiuliano Boccia, poi messo alla porta pochi giorni dopo la deposizione in procura. Per quanto riguarda il secondo caso Boccia, il protagonista è Alberto Dambruoso, docente di Storia dell’Arte all’Accademia delle belle arti di Frosinone, il quale avrebbe ricevuto un incarico non formalizzato.