Il sangue di San Gennaro si è sciolto e a Napoli si può nuovamente gridare al “miracolo di maggio”. La notizia giunge direttamente dal capoluogo campano e ha dell’incredibile, se si considera che il sangue era già liquefatto quando sono state estratte dalla cassaforte le ampolle del patrono sono state estratte dalla cassaforte. In molti parlano di liquefazione-lampo ed effettivamente si tratta di un fenomeno insolito, nonostante non rappresenti un unicum nella storia (era già capitato altre volte in passato, ndr). Nonostante questa particolarità, le reliquie di San Gennaro saranno adesso portate in processione dal duomo alla basilica di Santa Chiara, riprendendo la solenne processione che da secoli ha luogo il sabato che precede la prima domenica di maggio.
Ricordiamo che l’ultima processione dedicata a San Gennaro risale al 2018, in quanto quella del 2019 fu annullata per effetto delle condizioni meteorologiche avverse, mentre nell’ultimo biennio è stata la pandemia di Coronavirus a farla da padrona e a stravolgere ogni consuetudine.
SANGUE DI SAN GENNARO SCIOLTO: A NAPOLI SI GRIDA AL MIRACOLO. ORA LA PROCESSIONE
Dopo lo scioglimento del sangue di San Gennaro, a Napoli è dunque tempo del corteo religioso, con migliaia di fedeli disseminati lungo le vie della città e in attesa del passaggio del simulacro del patrono e delle ampolle che contengono il suo sangue.
Come documentato dal quotidiano “La Repubblica”, molti in strada portano la mascherina: “Ad indossarla anche l’arcivescovo, Domenico Battaglia, i vescovi ausiliari e i canonici della cattedrale che insieme ai membri della Deputazione scorteranno il busto e le ampolle con il sangue di San Gennaro dalla cattedrale a Santa Chiara”. Inoltre, c’è una prima volta che va sottolineata e si può dire goda della benedizione del Santo, considerata la liquefazione del suo sangue: il sindaco Gaetano Manfredi, eletto lo scorso autunno, prende parte in data odierna alla sua prima processione da primo cittadino e proprio lui custodisce “una delle due chiavi della cassaforte, che si trova nella Cappella del Tesoro, dove sono conservate le ampolle”.