All’interno della Manovra di Bilancio è previsto, tra le varie misure, un investimento nel comparto sanità oltre che il rinnovo contrattuale del comparto pubblico. I fondi destinati complessivamente sono oltre i 7 miliardi di euro, di cui 2,5 solo per la sanità, e i restanti 5 verranno distribuiti tra gli altri ambiti pubblici. Per la sanità in Manovra sono stati inseriti anche ulteriori 3 miliardi per l’abbattimento delle liste d’attesa. Al riguardo il Ministro della Salute Orazio Schillaci, intervistato a La Stampa, si è mostrato soddisfatto di quanto dedicato al comparto sanitario nella manovra finanziaria: “A parte il periodo pandemico nessun governo prima aveva fatto tanto, altro che tagli. Abbiamo molti soldi in più che ora vanno solo spesi bene.”



Riguardo al rinnovo contrattuale il Ministro ha voluto sottolineare quanto questo intervento fosse necessario anche a seguito del grande lavoro che i lavoratori del mondo sanitario hanno fatto in tempo di Covid: “Medici e infermieri sono da sempre il focus primario del nostro lavoro fin dall’insediamento.” Gli aumenti stipendiali, secondo Schillaci, permetteranno anche di avvicinare più lavoratori al Servizio Sanitario nazionale, fronteggiando anche l’emergenza delle liste d’attesa.



SANITÁ, RISORSE ANCHE PER IL PRIVATO CONVENZIONATO E INTERVENTI PER SANARE IL BUCO DA 6 MLD

Sono previsti nella Manovra 2024 fondi anche per il privato convenzionato nella sanità. “Abbiamo incrementato il tetto per l’acquisto delle sue prestazioni dell1% nel 2024, del 2% per l’anno successivo e del 3% nel 2026. Dall’altro lato rifinanziamo i piani operativi regionali per ridurre i tempi di attesa portandoli dal 3 al 4% del Fondo sanitario, che in parte può essere utilizzato anche per l’acquisto di prestazioni dal privato, che fino ad oggi ha pagato meglio i suoi professionisti rispetto al pubblico. Incrementando ora le retribuzioni di chi lavora in quest’ultimo sono convinto che alla fine non sarà nemmeno necessario spendere tutti questi soldi per le strutture convenzionate. Dobbiamo riequilibrare il sistema perchè questo disordine lo pagano soprattutto i più deboli e questo è inaccettabili. Questo è quanto ha dichiarato il ministro della Sanità.



Quanto ai medici e agli infermieri che dovranno lavorare in case e ospedali di comunità, Schillaci ha spiegato che per il personale della sanità nelle nuove strutture (da avviare entro il 2026) sono previsti 25 milioni nel 2025 e 350 milioni negli anni successivi, nella speranza di trovare anche altre risorse. Infine il Ministro ha toccato anche il tema del buco da 6 miliardi per lo sfondamento del tetto di spesa per dispositivi medici come Tac e siringhe nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023. Al riguardo ha precisato che il compito di una risoluzione spetta al Mef e che in un qualche modo occorrerà un intervento per non far ricadere il macigno sulle regioni.