Al Meeting di Rimini 2020 si affronta anche il delicato tema delle sfide della sanità. Alle ore 11:00 di oggi, venerdì 21 agosto, si terrà il dibattito che vedrà coinvolti alcuni dei protagonisti istituzionali, cioè alcuni dei presidenti delle regioni. Parteciperanno, infatti, al panel moderato da Gianluca Comin, presidente e fondatore di Comin&Partners, i governatori Luca Ceriscioli (Marche), Michele Emiliano (Puglia), Nello Musumeci (Sicilia) e Attilio Fontana (Lombardia). A Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il compito di introdurre il dibattito che verterà su alta specializzazione, presenza territoriale e inclusione. Queste le tre parole d’ordine, soprattutto dopo lo “tsunami” sanitario causato dalla pandemia di coronavirus. L’emergenza ha, infatti, evidenziato il problema della gestione del sistema sanitario. Il Covid-19 non conosce confini, quindi non può essere gestito da oltre 20 sistemi sanitari indipendenti e autoreferenziali. Ma inefficace sarebbe anche un intervento centralistico. Serve quindi flessibilità, oltre che capacità di leggere le situazioni e agire di conseguenza. La questione, peraltro, va oltre l’emergenza coronavirus. Per seguire il dibattito sulla sanità c’è la diretta streaming video sul canale YouTube ufficiale del Meeting di Rimini.
LA SANITÀ POST COVID AL MEETING DI RIMINI 2020
Quali sono le prospettive della sanità? La domanda acquisisce ancor più importante a causa della pandemia di coronavirus. Gran parte della spesa regionale è sanitaria, anche per questo saranno interessanti gli interventi di alcuni dei governatori regionali italiani. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha anticipato ieri alcune riflessioni ai microfoni de IlSussidiario.net. «La Regione Lombardia applica in sanità il principio di sussidiarietà, in cui il privato concorre al bene pubblico dentro le regole stabilite dalle istituzioni». Al centralismo statalista si contrappone, dunque, la sanità lombarda che «la sanità lombarda dà fastidio a molti perché continua a dare risposte eccellenti: conti in equilibrio, livelli di eccellenza e 160mila non lombardi che ogni anno vengono in Lombardia a curarsi». Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha parlato con orgoglio del suo sistema sanitario. «Ci siamo mossi rapidamente ed efficacemente durante la prima ondata di coronavirus. Adesso stiamo riorganizzando il sistema sanitario ordinario», ha dichiarato durante la presentazione del nuovo piano sanitario regionale anti Covid. Ad esempio, la rete ospedaliera verrà potenziata raddoppiando le terapie intensive e con 1.255 posti letto in più. E aveva mandato segnali al governo: «A Roma si devono fidare di noi, perché abbiamo gestito l’emergenza con padronanza, perché abbiamo migliorato il sistema sanitario regionale».