La Regione Lombardia blocca le rette delle residenze sanitarie per gli anziani. La decisione giunge attraverso uno stanziamento di 90 milioni di euro, come si legge su Lombardianotizie.online, approvato in un provvedimento presentato dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso: “Il provvedimento – ha detto l’ex numero uno della Protezione Civile – è rivolto in particolare a quelle categorie di soggetti fragili che incidono in numero sempre maggiore nelle strutture assistenziali. La componente sociale riveste per noi una fondamentale importanza. In un contesto in cui ogni struttura ha costi sempre in aumento, Regione contribuisce notevolmente ed evita alle famiglie ulteriori spese. La scelta di fissare un limite ai costi e legarlo alla tariffa media delle Ats va in questa direzione”.
La Lombardia ha deciso di incrementare le tariffe giornaliere presso le RSA ma anche le residenze sanitarie per disabili (RSD) e le comunità sociosanitarie (CSS), legate all’assistenza di pazienti ad elevata complessità, una prima fase con uno stanziamento da 51 milioni di euro, in vista poi di ulteriori risorse. L’obiettivo è quello di evitare alle famiglie dei pazienti che utilizzano questo strutture, ulteriori spese future. La Regione a riguardo ha fissato una soglia, pari al 2 per cento della tariffa media delle singole ATS, oltre cui non sono ammessi incrementi della retta sui posti a contatto con il SSR, così come si legge ancora su Lombardianotizie.online.
SANITÀ LOMBARDIA, 90 MILIONI DI EURO PER RSA E RSD: I FONDI MESSI A DISPOSIZIONE
Altri 30 milioni di euro verranno invece destinati “al concorso della spesa del 50% dei farmaci acquistati dalle strutture, 6 milioni per la presa in carico di pazienti nelle residenze per disabili (RSD) con necessità speciali”. Infine, 2,65 milioni di euro per incrementare la tariffa per il trattamento terapeutico riabilitativo, con altri 671mila euro per il trattamento delle dipendenze a bassa intensità assistenziale.
Le iniziative sono state presentate ieri attraverso apposita conferenza stampa a cui ha preso parte, oltre all’assessore Bertolaso, il direttore generale del Welfare, Giovanni Pavesi alla presenza del presidente della Commissione Salute del Consiglio regionale, Patrizia Baffi.