Importante novità per quanto riguarda la sanità della regione Lombardia. Da ora in avanti i medici che frequentano il primo anno del corso di formazione in medicina generale appartenenti a qualsiasi triennio, potranno assistere fino a 1.000 pazienti, mentre i medici del terzo anno potranno arrivare fino a 1.500. A deciderlo, come specificato da Lombardianotizie.online, è stata la Giunta regionale approvando una delibera proposta dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso.
Quest’ultimo, parlando della novità introdotta, ha sottolineato la necessità di aumentare l’assistenza sanitaria di primo livello: “L’obiettivo – le parole dell’ex numero uno della Protezione Civile – è quello di aumentare l’assistenza sanitaria di primo livello nel territorio regionale. A causa della carenza dei medici di medicina generale, confermata dalla scarsa adesione all’ultimo bando ordinario, avviati, temporaneamente, alcuni interventi”. Quindi Guido Bertolaso ha aggiunto e concluso: “Queste azioni saranno riviste in base ai risultati ottenuti in occasione dei prossimi accordi integrativi regionali”.
SANITA’ LOMBARDIA, MEDICI ISCRITTI AL PRIMO, SECONDO E TERZO ANNO: LE ALTRE NOVITA’
La delibera regionale prevede anche altre azioni, a cominciare dal fatto che i medici iscritti al primo anno, potranno avere un incarico da 12 o 24 ore a settimana per quanto riguarda l’assistenza primaria ad attività oraria. I medici iscritti al secondo e al terzo anno del corso di formazione, invece, potranno ottenere fino a 38 ore settimanali per questo tipo di assistenza. Su base volontaria sarà inoltre possibile per gli stessi medici assumere in contemporanea incarichi temporanei o provvisori di medico di assistenza primaria a ciclo di scelta e ad attività oraria.
Infine, sempre in base a quanto specificato da Lombardianotizie.online, per i medici in corso di formazione specifica in medicina generale, a cui è già stato conferito un incarico temporaneo o provvisorio di assistenza primaria prima dell’entrata in vigore della delibera regionale, si potrà valutare l’opportunità di non applicare i massimali previsti dalla delibera. Una novità quindi molto importante per quanto riguarda la sanità lombarda.