Prendere atto degli errori commessi durante la pandemia Covid per farsi trovare pronti in caso di nuove ondate. Ma quello che chiede la comunità scientifica negli Stati Uniti non è una semplice riflessione. Pierre Kory, presidente e direttore sanitario della Front Line Covid-19 Critical Care Alliance, sulle colonne del Washington Times chiede che cambino in particolare tre politiche mediche della Sanità Usa. In primis, i sostenitori del «vaccino o fallimento» devono ammettere, secondo il medico, «che il loro approccio ha promesso troppo e non ha mantenuto le promesse». Lo stesso presidente Usa Joe Biden aveva parlato di pandemia di non vaccinati, «nonostante la scienza indichi il contrario».
Inoltre, la su affermazione riguardo il fatto che i vaccinati «non diffondono la malattia a nessuno» è stata smentita non solo da PolitiFact, ma anche dai fatti. Da qui l’attacco di Kory: «Abbassare semplicemente la gravità dei sintomi non è sufficiente. Non è quello che ci era stato promesso». C’è stata poi una «strumentalizzazione di questa disinformazione per influenzare le politiche pubbliche». L’accusa è anche di aver messo «gli americani l’uno contro l’altro, per tenere i bambini fuori da scuola e per costringere il personale a lasciare posizioni di importanza critica nell’esercito, nelle scuole e nei primi soccorsi».
“BIG PHARMA CONTROLLANO SANITÀ USA”
Nel mirino anche una nuova legge californiana, firmata dal governatore Gavin Newsom, che autorizza le sanzioni ai medici ritenuti colpevoli di diffondere disinformazione. In particolare, consente allo Stato di togliere la licenza medica. «Deve essere abrogata prima che possa infliggere ulteriori danni». Pierre Kory ha citato al Washington Times le sanzioni al dottor Peter McCullough, uno dei più importanti cardiologici americani, per aver messo in discussione la necessità del vaccino Covid ai giovani. «Con la sua ampia autorità di certificazione, l’American Board of Internal Medicine (ABIM) ha il potere di rendere la vita di qualsiasi medico un inferno». Inoltre, chiede di eliminare l’obbligo di vaccinazione dei bambini nel Distretto di Columbia. «È oltremodo fuorviante impedire ai bambini di frequentare la scuola a meno che non ricevano un vaccino per una malattia che rappresenta un pericolo molto minore per la loro salute rispetto all’impennata del tasso di criminalità nelle nostre città».
«I cosiddetti esperti hanno accumulato una serie di giudizi errati che al confronto fanno sembrare buoni i sondaggisti politici», ironizza il presidente e direttore sanitario della Front Line Covid-19 Critical Care Alliance sul Washington Post. Queste decisioni per Pierre Kory «non sono solo frutto di una conoscenza scientifica inesperta e sbagliata, ma piuttosto guidate dalla fretta di promuovere un’agenda medica». Proprio alla luce del fatto che il Covid non sarà l’ultima emergenza sanitaria, i leader delle agenzie sanitarie devono imparare «dall’errore di aver permesso all’industria farmaceutica di controllare senza ostacoli la politica sanitaria sulle pandemie».