Le case farmaceutiche Sanofi e Merck sono finite al centro di alcune gravi accuse, che hanno portato alla denuncia di entrambe, da parte di numerosi cittadini francesi che si sono raccolti in una class action. Secondo quanto riferito dal quotidiano francese Libération è una storia piuttosto vecchie nella sanità francese, che da tempo combatte contro i farmaci dannosi, o venduti senza le giuste avvertenze, in alcuni casi anche sui principi attivi contenuti, e che potrebbero causare gravi danni. Nell’ultimo periodo sotto la lente sono finite proprio le case Sanofi e Merck, denunciate in merito ai farmaci chiamati Dépakine e Levothyrox.
Le accuse conto Sanofi e Merck
Insomma, su Sanofi e Merck starebbero pendendo attualmente due denunce per aver commercializzato i farmaci in questione senza le dovute avvertenze. Nel caso di Sanofi, il Dépakine viene impiegato come antiepilettico, particolarmente efficace ma anche altamente dannoso per il feto nelle donne incinte, secondo quanto scoperto in un secondo momento. Una prima indagine del 2016 aveva evidenziato colpevolezza sia da parte di Sanofi, che da parte dell’autorità pubblica. Nel 2018 il farmaco venne proibito alle donne in gravidanza, mentre nel 2020 il gip ha incriminato l’azienda farmaceutica. Nel 2022, infine, una class action ha vinto contro l’azienda, ritenuta responsabile di mancata vigilanza sugli effetti collaterali.
La storia di Merck non differisce troppo da quella di Sanofi, ed il farmaco finito in tribunale è il Levothyrox. Utilizzato per disturbi alla tiroide da milioni di persone, nel 2017 improvvisamente la casa farmaceutica tedesca ne cambiò la formazione galenica (ovvero tutto ciò che in un farmaco non è il principio attivo), senza informare nessuno. Migliaia di persone avrebbero sperimentato velocemente violenti effetti collaterali. L’autorità competente bollò la questione come psicosi, ma nel 2019 una class action ha portato Merck in tribunale, esattamente come per Sanofi, vincendo la causa contro l’azienda tedesca.
Sanofi e Merck rigettano le accuse
Tutto quello che è successo a Sanofi e Merck, per quanto già grave di per sé, è reso ulteriormente problematico dalla reazione che entrambe le case farmaceutiche hanno avuto alle denunce. Nel caso di Sanofi, l’azienda avrebbe rifiutato di assumersi ogni responsabilità in merito agli effetti collaterali, spiega il quotidiano Libération, rifiutando, dunque, anche di risarcire le numerose vittime. Merck, contestualmente, dopo aver minimizzato il problema come “comunicativo”, nel 2022 ha fatto ricorso (perdendolo) contro la sentenza del 2019. In tutto questo, inoltre, c’è finita in mezzo anche l’autorità nazionale francese per la vigilanza sui farmaci, che da una parte è stata accusata di “lezioni e omicidio colposo” per non aver vegliato, e dall’altra è stata denunciata per truffa.