Questa sera torna su Rai 1 l’appuntamento con “Techetechetè” e la nuova puntata tematica del format di video-frammenti sarà dedicata nientemeno che all’evento nazional-popolare per antonomasia. “Non sono solo canzonette” è l’azzeccato titolo dello speciale curato da Fausto Massa e Vittorio Ripoli che riproporrà alcune delle edizioni indimenticabili del Festival di Sanremo, fra piccoli drammi, sorprese, esibizioni oramai entrate nell’immaginario collettivo, e fuori programma che hanno interrotto quella che è la sacralità del continuum televisivo. Tra questi c’è sicuramente la protesta di alcuni operai durante l’edizione della kermesse 2014, la seconda condotta da Fabio Fazio assieme alla sodale Luciana Littizzetto, e che scatenò molte polemiche all’epoca. Come si ricorda l’edizione di quell’anno cominciò col… botto tra le immancabili polemiche, il monologo di Beppe Grillo contro la stessa Rai e poi gli operai che minacciarono di lanciarsi da una galleria e col conduttore che pensava a qualcosa di organizzato a sua insaputa o di una farsa. Come è emerso successivamente, il gesto di Salvatore Ferrigno, Antonio Sollazzo e Marino Marsicano, tre lavoratori campani senza stipendio da un anno e mezzo, non era studiato a tavolino anche se ancora oggi restano i dubbi su come fossero riusciti a entrare in una sala dell’Ariston tradizionalmente blindatissima…
SANREMO 2014, FAZIO INTERROTTO SUL PALCO E CONTESTATO DA ALCUNI OPERAI
Tornando a quella serata, si ricorda benissimo come tutto cominciò: prima delle grida in sala che interrompono la conduzione di Fabio Fazio e poi la minaccia dei tre operai del Consorzio del Bacino di Napoli e Caserta che minacciano di buttarsi di sotto ricordando la loro drammatica situazione lavorativa come pure quella di tanti colleghi. “Parlano dei problemi di lavoro, volevano consegnare la lettera ai rappresentanti delle istituzioni” avrebbe detto in seguito lo stesso conduttore, rispettando la dignità della loro protesta ma spiegando pure che il carrozzone del Festival non poteva certo fermarsi. “All’inizio avevo pensato a una farsa, poi mi sono reso conto che la priorità era evitare che chiunque si facesse male” aveva detto Fazio a caldo poco dopo, facendo eco alle parole dei due uomini che, portati successivamente in Questura, hanno ribadito che non c’era nulla di inscenato nel loro gesto e che loro non avevano nemmeno i soldi per poter tornare alle proprie abitazioni. E nella successiva puntata del martedì Fazio aveva letto una loro missiva su richiesta degli stessi operai, rivelando la loro situazione e di voler dare maggiore visibilità alla loro protesta pur non conoscendoli.