Dopo le indiscrezioni delle ultime ore e il “leak” apparso in anticipo sui social network, oggi la Rai ha finalmente svelato la scenografia del Festival di Sanremo 2020 per quello che si prospetta come una sorta di ritorno al passato ma che allo stesso tempo strizza l’occhio al futuro: a una settimana esatta dall’apertura delle danze (prevista per la serata del 4 febbraio) in quel del Teatro Ariston nella Città dei Fiori, la novità di quest’anno è quella di un palco dalle morbide ed avveniristiche linee curve in cui si abbandona qualsiasi velleità di macchine sceniche in favore di una scenografia letteralmente disegnata dalla luce: la firma è di Gaetano Castelli, oramai un habitué della kermesse canora giunta oramai alla sua 70esima edizione, e che per la sua “diciottesima volta” ha scelto, per sua stessa ammissione, di strizzare l’occhio alle atmosfere di Broadway ma contaminando il tutto con un design che, sin dalle immagini ufficiali svelate dall’Ufficio Stampa di Viale Mazzini, hanno una concezione dello spazio decisamente avveniristica.
SANREMO 2020, SVELATA LA SCENOGRAFIA DEL FESTIVAL
“Questo sarà un Festival disegnato dalla luce” ha detto lo stesso Castelli in conferenza stampa spiegando come è nata la sua idea: “La mia scelta è stata quella di eliminare le automazioni sostituendole con elementi scenografici volumetrici” ha aggiunto l’81enne scenografo e pittore capitolino secondo cui lo scopo era quello di dilatare al massimo lo spazio scenico a beneficio di telecamere e pubblico in sala, ma allo stesso tempo lavorare anche sulla percezione di profondità. E in quella che Castelli ha definito una sorta di “danza della luce” c’è anche una novità in relazione a uno degli elementi più iconici del Festival di Sanremo: è stata infatti ridotta, seppur non completamente eliminata, la scalinata che ha visto entrare in scena (tra gaffe e colpi di scena) fiori di personaggi celebri, mentre per quanto riguarda l’orchestra si è deciso di farla tornare ai lati del palcoscenico, nella classica posizione del golfo mistico. Tuttavia questa scenografia disegnata e che secondo alcuni osservatori arriva dal futuro pur riprendendo molto della tradizione di Brodway dello scorso secolo avrà anche gli immancabili effetti speciali.
IDEATA DA GAETANO CASTELLI, “SI ISPIRA A UNA BROADWAY DEL FUTURO”
Sempre nella citata conferenza stampa in Rai, Gaetano Castelli ha rivelato il modo in cui il palcoscenico dialogherà con l’apparato di luci e di video predisposti per le serate del Festival: gli elementi principali quali i fondali e le quinte sono stati integrati appunto con apparati video e sceno-luminosi e in questa scelta è stato coinvolto il direttore della fotografia, Mario Catapano, con la sua scelta delle luci. “In questo modo la scena acquisterà maggiore dinamismo grazie alle sue forme sinuose ma anche agli accorgimenti prospettivi” ha puntualizzato lo scenografo, sottolineando la sincronia che si verrà a creare con il ritmo musicale dato dalle canzoni e degli effetti luminosi che, come già accaduto in passato, sono stati scelti e personalizzati in base a ciascuno dei concorrenti di Sanremo e che si avvarranno pure delle scelte dinamiche effettuate dalle riprese del regista Stefano Vicario. Insomma, in un Festival nato (e non poteva essere altrimenti) all’insegna delle polemiche, è la scenografia questa volta a mettere quasi tutti d’accordo, in attesa che il sipario si alzi e…