Dopo il successo di “Fai Rumore“, Diodato ha nuovamente conquistato il Festival di Sanremo 2024 con “Ti Muovi”, confermandosi come uno dei pilastri del panorama musicale italiano. Il brano, caratterizzato da una coreografia studiata ad hoc, è frutto di un’idea condivisa tra lo stesso Diodato e Irma Di Paola. A poche ore dalla finale, Diodato ha incontrato i giornalisti per commentare la sua esperienza di quest’anno a quattro anni dalla vittoria del 2020, che l’ha consacrato al grande pubblico che lo conosceva comunque già come importante autore.



Sui fischi rivolti a Geolier, Diodato ha commentato: “Non credo fossero diretti verso di lui e non credo ci sia un sentimento anti-meridionale. C’è sempre chi scrive sciocchezze sui social, ma non è importante. Personalmente, non ho gradito i fischi all’Ariston di ieri, ma li interpreto come una reazione nei confronti della classifica in generale e dei risultati“. Geolier è stato aspramente contestato per la vittoria nella serata delle cover, con il televoto che ha favorito l’artista napoletano rispetto alle intense interpretazioni di Annalisa e Angelina Mango, solo per citarne alcune.



DIODATO A SANREMO 2024: “UNA LIBERAZIONE EMOTIVA”

Infine, ha anticipato: “Presto verrà pubblicato un album registrato prima del Festival presso le Officine Meccaniche di Milano, che includerà alcuni brani, anche più vecchi, eseguiti durante i miei concerti. Sarà presente anche una versione inedita di ‘Ti Muovi’“. Il tour nei teatri partirà il prossimo settembre, con sedici tappe in programma”. Questo in attesa dell’ultima serata all’Ariston, che dopo la vittoria del 2020 potrebbe regalare all’artista salentino altre soddisfazioni.



Spero che questa sorta di liberazione emotiva che sto cercando da tanti anni trovi il suo culmine in questa partecipazione“, ha dichiarato Diodato sottolineando di essere a margine proprio della serata delle cover. “Le mie aspettative erano orientate in questa direzione. Ogni sera mi ripeto ‘goditi questo momento e prova a sentire tutto’. Cerco di vivere intensamente quei tre minuti, cercando di esprimere tutto il movimento emotivo che ha ispirato la nascita della canzone”.