Il trio de Il Volo è stato intervistato stamane a Storie Italiane, in diretta tv su Rai Uno. Dopo l’esibizione di ieri sera al Festival di Sanremo 2024, Gianluca ha spiegato: “Siamo molto fieri e contenti di tornare a questo Festival per celebrare i 15 anni, credo che il segreto sia quello di non perdere mai la propria identità senza abbandonarsi e lasciarsi andare alle mode, noi siamo molto fieri della musica che portiamo in giro per tutto il mondo, questa personalità che ci contraddistingue”. Così invece Ignazio de Il Volo, che ha aggiunto sul testo della loro “Capolavoro”: “E’ un testo molto semplice, non volevamo parlare di amore in modo banale ma di sensazioni, della fase dell’innamoramento in cui decidi di amare tutto di una persona e quello è un capolavoro che ti può cambiare la vita, questo è un messaggio a cui tenevamo tanto”.
Quindi ha precisato: “Siamo qui a Sanremo soprattutto per festeggiare i 15 anni, sopportarci non è stato facile in questi 15 anni, in un mondo dell’individualismo”. Infine le parole di Piero, il terzo componente de Il Volo: “Ci siamo appena svegliati, qui si fanno le ore piccole, Sanremo lo definiamo un vortice e il giusto equilibrio è godersi il momento e non farsi travolgere dall’ansia”.
SANREMO 2024, IL VOLO: “L’ERRORE PIU’ GRANDE…”
Sul loro brano portato a Sanremo 2024: “L’errore più grande che si possa fare è dare una svolta a ciò che è la tua identità creata nel tempo con un lavoro paziente e abbastanza lucido, quest’anno la nostra sfida è stata cercare di mantenere l’identità e l’integrità de Il Volo cercando di essere al passo con i tempi e contemporanei”.
Quindi ha voluto mandare un messaggio finale: “Questo Sanremo ha un’importanza molto grande, oltre che festeggiare il nostro traguardo, il messaggio che vogliamo mandare ai nostri coetanei e che dobbiamo migliorarci un po’ di più per dare un contributo al mondo, e ognuno dovrebbe coltivare quotidianamente la gentilezza”.