Non c’è Festival di Sanremo senza una polemica. Che sia prima o dopo, non importa: Sanremo è anche sinonimo di polemica. Questa volta a farla scoppiare è nientemeno che Enzo Mazza, il CEO della FIMI, che a Italia Oggi ha fatto capire di essere piuttosto preoccupato per la location che la Rai ha nuovamente scelto per Sanremo 2025 il Teatro Ariston che, stando alle sue parole, “è pericoloso, non più adatto, inadeguato”. E aggiunge che secondo lui nessun promoter al mondo organizzerebbe una manifestazione così importante come Sanremo in un teatro come quello dell’Ariston.
Ma quale sarebbe il problema del Teatro Ariston? Stando a quello che ha dichiarato il CEO della FIMI la Rai riceverebbe come minimo ventimila richieste di biglietti quando la location può accogliere solo 1100 persone per serata. “C’è il rischio che il fenomeno Sanremo crolli” ha concluso lui perché oltre a essere costoso per l’industria musicale, con quegli spazi troppo piccoli non si lavorerebbe affatto bene. Negli ultimi mesi si è anche parlato della possibilità di fare un Festival di Sanremo 2025 itinerante oltre al fatto che dopo il 2026 non dovrebbe essere così sicuro che l’affidamento della manifestazione resti nelle mani della Rai.
Sanremo 2025: radio FM in giuria, escluse quelle AM, DAB e le web radio
Quindi Enzo Mazza a Italia Oggi ha fatto sentire la sua voce dicendo che la Rai dovrebbe cambiare la location dove organizzare il prestigioso Festival di Sanremo, ma non è finita qua perché è scoppiata una polemica anche per quanto riguarda la giuria delle radio, che è un’innovazione confermata anche per Sanremo 2025 condotto da Carlo Conti nel mese di febbraio e già ci sono delle indiscrezioni sui co-conduttori.
Le radio che possono essere incluse nella suddetta giuria sono solo quelle in FM. E le altre emittenti AM, DAB, senza contare le web radio? Sono escluse e questa scelta va a tagliare fuori una fetta considerevole dell’industria radiofonica che nel periodo sanremese vive un momento d’oro. Ma c’è anche una nota positiva perché Enzo Mazza si è detto soddisfatto degli investimenti fatti dalla Rai (circa 62mila euro per ciascun artista in gara) e per il fatto che sul palco di Sanremo 2025 salirà Tony Effe che è l’artista che ha venduto di più l’anno scorso. Di questo bisogna ringraziare anche e soprattutto Amadeus che negli ultimi cinque anni ha riavvicinato artisti trasversali a Sanremo e raccogliendo davanti il piccolo schermo una grande fetta di pubblico giovane.