Una amica suora di Simone Cristicchi ha sentito Abbi cura di me, il pezzo che il cantautore già vincitore alcuni anni fa, porterà a Sanremo 2019 e l’ha definita “una preghiera di Dio all’uomo”. Un’analisi del testo sintetica. Una immagine bellissima a cui non siamo abituati: noi pensiamo che è l’uomo che si rivolge a Dio, che lo prega. Ma Dio ha bisogno degli uomini, intitolava un film di tantissimi anni fa, ha bisogno del dialogo continuo con loro, ha bisogno del loro sì. Simone Cristicchi è autore straordinario, superiore alla media, tanto che da anni invece che alla musica si dedica al teatro. Il brano con cui vinse Sanremo si intitolava Ti regalerò una rosa e descriveva la vita di alcuni malati di mente negli ospedali psichiatrici, dove lui ha fatto il volontario, con tenerezza infinita. Inoltre sta facendo un cammino spirituale molto profondo. In una intervista pubblicata su Avvenire in questo giorni dice che “si è riscoperto cristiano inconsapevole” facendo alcuni ritiri religiosi in diversi conventi: “La spiritualità”, dice, “va toccata con mano. Parliamo di Vangelo, di zen, di karma, ma tu la spiritualità la devi toccare e farne esperienza”. La canzone presentata a Sanremo nasce mentre stava lavorando al suo nuovo spettacolo teatrale, spiega, “che tratta il tema del dolore e di come attraverso l’arte lo si possa sublimare e trasformarlo in qualcosa di bello. Nei versi della canzone ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé”. Per la sua amica suora, è come una laude francescana.
ANALISI DEL TESTO DELLA CANZONE “ABBI CURA DI ME”: SAN FRANCESCO E LA NATURA
E infatti nella canzone Abbi cura di me tanti sono i riferimenti alla natura, come piaceva a San Francesco: “Non cercare un senso a tutto perché tutto ha un senso anche in un chicco di grano si nasconde l’universo perché la natura è un libro di parole misteriose dove niente è più grande delle piccole cose”. Ecco. Il seme è naturalmente un riferimento alle parole di Gesù. Il testo è ricchissimo di immagine,, scorre con grande eleganza, ha il passo di una vera poesia pur nella sua semplicità: “Tu allora vivi adesso come se fosse l’ultimo istante e dai valore ad ogni singolo attimo” è anche questo tipico messaggio cristiano. Ma ancora di più: “L’amore è l’unica strada è l’unico motore è la scintilla divina che custodisci nel cuore tu non cercare la felicità semmai proteggila (…) abbracciami se avrò paura di cadere che siamo in equilibrio sulla parola insieme abbi cura di me”. E’ un capovolgimento, è l’apertura all’altro da sé, è un brano che si distacca dai piccoli mondi e dalle accuse di tante delle canzoni di Sanremo, perfettamente in linea con quanto Simone Cristicchi ha sempre cantato, ma questa volta in un modo che si alza alto nel cielo.
LA CANZONE DI SIMONE CRISTICCHI PER SANREMO 2019: INNAMORARSI DELLA REALTÀ
“L’impresa più grande è perdonare se stesso attraverso il tuo dolore arrivaci fino in fondo anche se sarà pesante come sollevare il mondo”: è proprio Dio che prega l’uomo di lasciarsi andare, abbandonarsi a Lui, di accettarsi e accettarLo. “Abbi cura di me che tutto è così fragile adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino perché mi trema la voce come se fossi un bambino ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare tu stringimi forte e non lasciarmi andare abbi cura di me”. Crediamo che poche persone al teatro Ariston riusciranno a trattenere le lacrime ascoltando Abbi cura di me di Simone Cristicchi.