Monica Sansoni: “Maneskin riescono a far vivere forti emozioni”

Monica Sansoni, la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della regione Lazio ha recentemente partecipato come spettatrice al concerto dei Maneskin al Circo Massimo di Roma, a quanto riporta Adnkronos. In compagnia di alcuni minori presenti assieme a lei per assistere al concerto dei vincitori dell’Eurovision 2021, sembra aver trovato nella band un forte potere comunicativo, anche dovuto alle loro movenze corporali, che riesce a raggiungere direttamente il cuore e le emozioni degli adolescenti.



Secondo la Sansoni il successo dei Maneskin si basa sul fatto che riescano con una “naturale umiltà” a comunicare direttamente con i giovani. “La loro musica è un linguaggio universale”, spiega, “che riesce a far vivere forti emozioni”, ed è proprio in questo che i Maneskin eccellono, perché “riescono a trasmettere la loro favola in musica”. Ricorda poi di quando “nell’aula magna di una scuola media” dove avrebbe tenuto un incontro sul Cyberbullismo, accolse gli studenti con il “brano appena uscito ‘Marlena torna a casa’, si creò subito una forte empatia tra tutti gli studenti che entravano per prendere posto”.



I Maneskin e un nuovo progetto sociale di vicinanza

Non sarebbe tutto per Monica Sansoni, rimasta decisamente colpita dall’abilità comunicativa dei Maneskin, che riescono a comunicare con i giovani in modo diretto e delicato. Ricordando ancora l’incontro sul Cyberbullismo, racconta come “un’alunna si avvicinò per parlarmi, riconoscendosi completamente in quel testo”, regalando alla Sansoni “una forte emozione”. Secondo lei, i Maneskin “riescono a parlare in modo delicato della sofferenza dell’adolescenza”.

Tuttavia, “al tempo stesso”, continua la Sansoni, “riescono a trasmettere in maniera forte e prorompente la gioia e la curiosità delle nuove generazioni”. La Garante dell’Infanzia del Lazio racconta anche di come per gli adolescenti sia talvolta complesso “iniziare il racconto della loro storia, del loro star male, della loro tristezza”, ma che basti “far partire una delle loro canzoni per liberare il peso di un rifiuto”. La Sansoni conclude con un auspicio, quello che i Maneskin possano essere testimonial del suo “nuovo progetto sociale di vicinanza ai minori che soffrono”, in particolare per “creare una forte empatia inclusiva con tutto il mondo della disabilità”.