Il 20 aprile 2023 viene dedicato al ricordo e alla celebrazione di Sant’Agnese di Montepulciano. La donna è vissuta a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Entrata giovanissima in monastero, venne stimata subito dai suoi contemporanei tanto che la venerazione di Santa Agnese iniziò poco dopo la sua morte e duecento anni prima che venisse canonizzata da Benedetto XIII si iniziò a celebrare la sua festa a Montepulciano. Sant’Agnese fu monaca, mistica e operò numerosi segni straordinari. Persino Santa Rita da Cascia ne parla come “la nostra Santa Agnese gloriosa”.
Santa Agnese di Montepulciano, la vita della beata
Non si sa molto in merito all’esistenza di Santa Agnese di Montepulciano e molte notizie sono state tramandate dagli scritti del Beato Raimondo da Capua, confessore del monastero di Montepulciano. Nata a Gracciano nel 1268 circa, Agnese aveva genitori abbastanza ricchi e e si narra che quando nacque apparvero ceri ardenti. Già in età precoce, si rese conto di voler vivere all’insegna della preghiera e della carità. Entrò a far parte della comunità delle monache del Sacco a Montepulciano a soli 9 anni e mise rapidamente in mostra il proprio senso di pietà, guidata anche da Suor Margherita. Crebbe sotto l’auspicio dello Spirito Santo e si rese protagonista di vari miracoli: fu vista diverse volte sospendersi in aria per abbracciare il crocefisso. Santa Agnese ricevette diverse volte l’apparizione di Maria Santissima, che le diede l’incarico di costruire un monastero per Lei.
La popolazione di Proceno, cittadina in provincia di Viterbo, venne a sapere dei miracoli di Agnese e fece erigere un monastero da parte di Suor Margherita e della stessa Agnese. La Santa fu fatta superiore dell’abbazia all’età di soli 15 anni e visse cibandosi solo di pane e acqua, dormendo per terra per lunghi anni. Pregò senza alcuna sosta e non voleva essere interrotta durante le orazioni. Andava a pregare anche nell’orto, spesso dimentica del tempo che scorreva, tanto che il Signore le inviò un angelo per dieci domeniche di fila perchè si comunicasse.Santa Emma, durante un’apparizione della Madonna con il Bambino Gesù in braccio, espresse il desiderio di poter tenere Gesù, al momento di riconsegnarLo, però, esitò un attimo, per poterLo avere più a lungo, non potendo afferra un piccolo crocefisso al collo di Gesù che le rimane in mano al termine della visione. Trasferitasi a Montepulciano, la sua salute peggiorò in maniera progressiva fino alla morte, che sopraggiunse il 20 aprile 1317.
Il monastero fu a lei intitolato e il corpo diffuse un aroma delizioso tra gli infermi, che furono curati e guariti grazie al balsamo miracoloso. I fedeli avevano tutta l’intenzione di conservarne la salma per tantissimo tempo. Papa Benedetto XIII la canonizzò il 10 dicembre del 1726, con il corpo intatto. Oggi i resti sono conservati a Montepulciano ed è patrona dell’omonima città abruzzese e di Chianciano Terme.
Gli altri Beati di oggi
Tra gli altri Santi del 20 aprile, ricordiamo il vescovo martire Sant’Anastasio di Antiochia, il monaco Sant’Eugenio, il vescovo San Donnino di Digne, il monaco San Marciano di Auxerre, la martire Santa Sara di Antiochia e i martiri Santi Sulpicio e Serviziano.