Oggi 25 novembre 2024 la Chiesa Cattolica e Ortodossa celebrano Santa Caterina d’Alessandria, vergine e martire, il cui culto è ancora molto vivo e diffuso in tutta Europa. Fu una giovane cristiana di nobili origini che convertì molti intellettuali della corte dell’imperatore Massimino, ma non lui, che diventò il suo carnefice.
Santa Caterina d’Alessandria: il martirio più feroce con la ruota
Caterina nacque intorno alla fine del IV secolo d.C. nella città d’Alessandria d’Egitto, uno dei centri culturali più importanti di quell’epoca, celebre per la sua prestigiosa ed immensa biblioteca che attirava studiosi da tutto il mondo antico.
Santa Caterina d’Alessandria viene ricordata ancora oggi per il terribile martirio subito intorno al 305 d.C.: secondo la tradizione, l’Imperatore Massimino Daia aveva deciso di organizzare una splendida festa per celebrare alcuni riti pagani.
L’intera popolazione, compresi i cittadini cristiani, erano costretti a prendere parte a questi festeggiamenti, ma Caterina decise di opporsi e si rifiutò di celebrare sacrifici pagani, chiedendo pubblicamente al Cesare d’Egitto di riconoscere Gesù Cristo come unica figura divina.
Secondo quanto narrato, Massimino Daia rimase affascinato da Santa Caterina, sia per la sua splendida presenza sia per la sua incredibile arte oratoria, per questo motivo decise di non condannarla a morte, bensì convocò alcuni tra i più importanti studiosi di quei tempi affinché riuscissero a convincerla a convertirsi alla fede pagana.
Non solo gli studiosi non riuscirono in questa impresa, ma fu proprio Santa Caterina a convincerli a convertirsi alla religione cristiana.
Di fronte a questo gravissimo affronto, l’Imperatore emanò la condanna a morte per Santa Caterina e per tutti gli studiosi, attraverso uno tra gli strumenti più crudeli dell’epoca: la ruota. Si salvò da questo supplizio miracolosamente ma fu in seguito decapitata.
I resti di Santa Caterina d’Alessandria furono seppelliti nei pressi del Monte Sinai dove, a distanza di 3 secoli, l’Imperatore Giustiniano fece edificare una splendida abbazia. Si narra che furono gli angeli a portare lì il suo corpo.
Santa Caterina d’Alessandria ispirò anche Giovanna d’Arco
Secondo la tradizione, inoltre, fu proprio Santa Caterina d’Alessandria una delle figure religiose che ispirarono Santa Giovanna d’Arco.
Non tutti sanno che per una trentina d’anni (dagli anni ’70 fino ai primi anni 2000) Santa Caterina d’Alessandria fu esclusa temporaneamente dal Martirologio Romano perché furono condotti alcuni studi di approfondimento riguardanti la sua figura religiosa.
Fu Papa Giovanni Paolo II a reinserire la santa nel Martirologio nel 2003, stabilendone la celebrazione al 25 novembre.
I Patronati di Santa Caterina d’Alessandria
Il culto di Santa Caterina d’Alessandria è molto diffuso in tanti comuni italiani, di cui è anche patrona, tra cui la città di Gorgonzola in provincia di Milano.
Gorgonzola è una cittadina lombarda di poco più di 21 mila abitanti, celebre per avere dato il nome al noto formaggio.
Qui ogni anno è organizzata la splendida “Fiera di Santa Caterina” che dura circa una settimana e si caratterizza per i numerosi eventi gastronomici, musicali e artistici che coinvolgono curiosi e fedeli e che terminano il 25 novembre con la celebrazione della Santa Messa in onore della santa.
Gli altri Santi del giorno
Il 25 novembre la Chiesa Cattolica celebra anche: San Mosè di Roma, Martire; Beata Beatrice di Ornacieu, Vergine e monaca certosina; Santi Pietro d’Alessandria e compagni, Martiri; San Mercurio di Cesarea di Cappadocia, Martire; Beati Giacinto Serrano Lopez e Giacomo Meseguer Burillo, Sacerdoti domenicani; Beata Elisabetta Achler di Reute, Vergine; San Marcolo, Vescovo.