Come spesso succede per tutti i grandi santi della storia celebrati dalla Chiesa, anche nei confronti di Santa Caterina si alternano a volte leggende, miti e verità. E’ il caso ad esempio riportato dal portale Chiesadimilano.it, che ricorda un episodio verificatosi nel quarto secolo; l’imperatore Massenzio si era recato ad Alessandria, e decise di ordinare a tutti i sudditi di immolarsi agli dei. A questo diktat sciagurato si oppose proprio Caterina, all’epoca ovviamente non ancora santa e solamente diciottenne, che invece si recò presso il tempio per incoraggiare tutti i sudditi a resistere, non immolandosi. Visto quello “smacco”, Caterina fu arrestata e portata al cospetto dell’imperatore, e questi “per confondere i suoi propositi di fedeltà al credo cristiano – riporta il portale milanese – la pose a confronto con filosofi e rettori”. La futura Santa, però, confortata dall’apparizione dell’arcangelo San Michele, persuase i sapienti ad aderire alla religione cristiana, respingendo poi le direttive dell’imperatore. Quest’ultimo, attratto dalla bellezza di Caterina, convertì alla fede i suoi soldati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA, IL 25 NOVEMBRE SI CELEBRA LA PATRONA DI LAPIO

Il 25 novembre di ogni anno cade la ricorrenza di Santa Caterina d’Alessandria. Un evento inserito nel calendario religioso cristiano per ricordare una figura molto amata e vissuta nel corso del III secolo dopo Cristo nella città di Alessandria d’Egitto che, all’epoca, era tra i più importanti centri culturali del mondo. I documenti storici riguardanti la vita di Santa Caterina d’Alessandria sono piuttosto scarsi per cui non si è riuscito a stabilire l’esatto giorno in cui sia nata, salvo individuare come anno di nascita probabilmente il 287. Sono pochissime anche le notizie per quanto concerne la sua vita terrena, per cui è abbastanza complicato riuscire a capire quali sono i fatti storici effettivamente accaduti e quali invece fanno parte della leggenda popolare. In particolare ci sono alcuni testi che ripercorrono la vita della santa, ma che tuttavia sono stati scritti alcuni secoli dopo la sua dipartita per cui la loro attendibilità è quantomeno messa in discussione. Secondo la tradizione, Santa Caterina era una giovane di bella presenza nata nella città di Alessandria d’Egitto che sembra addirittura essere la figlia del re Costa. Una figlia che purtroppo ha dovuto fare i conti con una morte prematura da parte del padre, il che la vide orfana già da giovanissima. Tutto questo però non ha inficiato sulla sua formazione sociale e culturale che avvenne fin dall’infanzia. In ragione del suo rango e della sua bellezza, Santa Caterina dovette fare i conti con diversi pretendenti peraltro di un certo ceto sociale pronti a prenderla in sposa.



Tuttavia lei aveva tutt’altro genere di piani per il proprio futuro, soprattutto in virtù di una visione che ebbe in sogno nella quale le apparve la Madonna con il bambino mentre le infilava l’anello al dito per farla diventare sposa di Cristo. In pratica, quello venne interpretato da Santa Caterina come un presagio divino che la invitava a consacrare la sua vita terrena alla religione e quindi a Cristo. Nell’anno 305 un imperatore romano che dovrebbe essere stato Massenzio secondo la leggenda, ma che per questioni di natura tecnica era certamente Massimino Daia, decise di tenere grandi festeggiamenti proprio nella città di Alessandria d’Egitto. Il motivo dei festeggiamenti non è chiaro o quantomeno ci sono alcune correnti di pensiero che fanno coincidere questa festa con la proclamazione a Cesare di Massimino Daia nell’ambito della tetrarchia allora prevista. Comunque Santa Caterina decise di presentarsi presso il palazzo del potere romano durante i festeggiamenti dove evidentemente si tenevano dei riti pagani che prevedevano anche il sacrificio di animali. A quel tempo i seguaci della religione cristiana avevano molta paura di farsi scoprire e spesso si trovavano a fingere di adorare gli dei pagani. Secondo la leggenda Caterina si rifiutò di prendere parte a questi riti ed anzi chiese all’imperatore in persona di riconoscere Gesù Cristo come Redentore dell’umanità. L’imperatore in virtù della bellezza di quella donna si rivolse ad un gruppo di retori con lo scopo di farla convertire al paganesimo. Il tentativo fallì e mentre gli uomini deputati a questo scopo si convertirono al cristianesimo, Santa Caterina venne condannata a morte attraverso la ruota dentata. Durante il martirio la ruota si spezzò e così l’imperatore fu obbligato a tramutare la pena in condanna a morte per decapitazione. Una volta decapitata dal suo corpo invece di sgorgare il sangue, uscì tantissimo latte che era simbolo della purezza.



Santa Caterina d’Alessandria, patrono di numerose cittadine italiane

Santa Caterina d’Alessandria è il Santo Patrono di numerose cittadine città italiane che la ricordano con festeggiamenti di diverso genere come nel caso della piccola cittadina di Lapio in provincia di Avellino, dove ogni anno viene effettuata una toccante processione in cui la statua della Santa viene portata in giro per il borgo, mentre nei vari rioni si accendono falò per ricordare il suo martirio.

Gli altri Santi di oggi

Il giorno del 25 novembre di ogni anno, oltre a celebrare Santa Caterina d’Alessandria, il calendario liturgico romano ricorda anche San Mercurio, san Mosè che è stato un sacerdote, San Pietro vescovo di Alessandria, San Marcolo, San Maurino, la beata Elisabetta Achler, il Cuma beato Giacinto Serrano Lopez e il beato Giacomo Meseguer Burillo.