Il 24 luglio di ogni anno la Chiesa celebra Santa Cristina di Bolsena, conosciuta come “La grande martire” per le terribili e atroci sofferenze che subì a causa della sua fede. Visse a cavallo tra il III e il IV secolo durante le terribili persecuzioni di Diocleziano, tuttavia la piccola santa subì innanzitutto le torture da parte di quello che avrebbe dovuto amarla, avendo datole la vita: il padre. In seguito furono i magistrati dell’Impero ad accanirsi su di lei, fino al martirio.
Santa Cristina di Bolsena: l’accanimento mostruoso su una bambina per la sua fede in Cristo
Tutte le informazioni riguardanti la vita e il martirio di Santa Cristina di Bolsena sono pervenute a noi grazie al testo “Passione di Santa Cristina”, in cui si racconta di una bambina di appena 11 anni, figlia di un importante magister militium, Urbano, conosciuto da tutti per il suo profondo odio verso i cristiani.
Cristina viveva sulle sponde del Lago di Bolsena e fin da ragazzina sentì crescere dentro di sé un forte amore verso Cristo, abbracciando la fede cristiana.
Urbano tentò in ogni modo di sradicare questa fede dal cuore della figlia, imprigionandola in una torre in cui erano presenti simulacri dorati e ancelle pagane.
Cristina rimase però ferma nel suo credo, donando quegli oggetti preziosi alle persone più bisognose.
Suo padre decise così di scatenare la sua rabbia sulla figlia, sottoponendola a una serie di torture estremamente violente.
Dapprima la denudò pubblicamente per flagellarla, dopodiché la gettò nelle acque del lago con una pietra legata al collo per annegarla, infine diede ordine di gettarla in una caldaia colma di pece bollente.
Cristina però superò ogni prova, venendo protetta e curata dagli angeli, e rimanendo illesa.
Urbano proseguì quindi con la sua violenza, ponendole davanti dei serpenti velenosi, che però non attaccarono la ragazzina, e tagliandole lingua e seni. Alla morte del padre fu perseguitata comunque dalle autorità e alla fine Dio decise di porre fine alle sue sofferenze: Cristina morì colpita da una freccia al cuore tra il 292 e il 301.
Da alcuni scavi archeologici compiuti nel XIX secolo nella grotta che sei trovava presso l’attuale la Basilica dedicata alla Santa, sono stati trovati il sarcofago con i suoi resti e una statuina in terracotta che la raffigurava. Da questi ritrovamenti si evince che il culto per la martire era già attivb nel IV secolo.
I suoi resti sono custoditi ancora oggi nella Chiesa di Bolsena, anche se alcune reliquie sono presenti in diversi luoghi di culto italiani.
I patronati di Santa Cristina di Bolsena
Santa Cristina di Bolsena è patrona di molteplici comuni italiani, tra cui proprio quello di Bolsena, una cittadina della provincia di Viterbo, di quasi 4 mila abitanti situata sulle sponde settentrionali dell’omonimo lago.
Qui è possibile visitare la splendida Basilica di Santa Cristina, edificata nell’XI secolo e che custodisce alcune opere preziose di Benedetto Buglioni.
Gli altri Santi del giorno
Il 24 luglio, oltre a Santa Cristina di Bolsena, vengono celebrati anche: San Charbel Makhluf, Sacerdote; Beata Ludovica di Savoia, Principessa e Clarissa; Beati Nicolao Garlick, Robert Ludlam e Riccardo Simpson, Martiri; Santa Cunegonda, Regina di Polonia; Santi Boris e Gleb di Russia, Martiri; Beato Giovanni Tavelli da Tossignano, Vescovo di Ferrara; San Declano, Vescovo; Beato Antonio Torriani (Della Torre) da L’Aquila; San Baldovino (Balduino) da Rieti, Abate; San Giovanni Boste, Sacerdote e martire; Beata Cristina l’Ammirabile, Vergine; Sant’Eufrasia Eremita in Tebaide; San Fantino il Vecchio, Taumaturgo; Beato Saverio (Javier) Bordas Piferer, Sacerdote salesiano e martire; Beato Modestino di Gesù e Maria, Francescano; San Giuseppe Fernandez, Sacerdote domenicano e martire; Beato Giuseppe Lambton, Martire; Santi Magi d’Oriente, Adoratori di Gesù Bambino; Beata Maria Pilar di S. Francesco Borgia, Carmelitana e martire; Beata Mercedes del Sacro Cuore, Martire; Beata Maria degli Angeli di S. Giuseppe, Carmelitana e martire; Santa Sigolena, Religiosa; San Vittorino di Amiterno, Martire; San Liborio, Vescovo di Le Mans.