Il 22 dicembre la Chiesa Cristiana celebra Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona degli emigrati. Tra New York, Chicago, il Minnesota e la California, fondò numerose scuole, asili, orfanotrofi, ospedali e convitti. La sua opera missionaria la portò anche a Panama, in Argentina, in Nicaragua, il Cile, in Perù e in Europa.
A Codogno si trova il Museo Cabriniano, il quale ha sede proprio nella prima Casa fondata dalla santa, canonizzata nel 1946 da papa Pio XIII. Tra reliquiari ricevuti dalla santa e dipinti raffiguranti la sua vita, il museo mostra gli ambienti vissuti da S. Francesca Saverio Cabrini, a partire dalla sua camera: il mobilio è originario ed è composto da un inginocchiatoio, la scrivania, il comodino, il letto e una poltroncina. Il 22 dicembre si celebrano anche altri Santi e Beati come Sant’Ungero di Utrecht, Sant’ Onorato di Tolosa, i Santi Martiri di Via Labicana, San Flaviano, Sant’Evin, San Felice II di Metz, Sant’ Ernan di Hinba, il beato Ottone da Tolosa e il beato Tommaso Holland.
Santa Francesca Saverio Cabrini, la vita della Beata
Santa Francesca Saverio Cabrini nacque il 15 luglio del 1850 nel piccolo borgo di S.Angelo Lodigiano, nel cuore della Pianura Padana: si narra che quello stesso giorno in cielo comparvero un gruppetto di bianche colombe, le quali volteggiarono in cielo per poi posarsi sui davanzali e il tetto della casa della famiglia Cabrini. Sin da piccola Francesca rimase affascinata dai racconti di suo padre, il quale narrava delle opere dei missionari in giro per il mondo, tanto da arrivare a desiderare di consacrare la sua vita alle missioni. Nel frattempo, grazie all’aiuto di sua sorella, Francesca apprese i fondamenti della disciplina e degli insegnamenti cristiani: all’età di 11 anni la piccola decise di fare voto di castità, vivendo da allora tra rigide regole e severe mortificazioni. I suoi genitori iscrissero Francesca a un collegio, dove la giovane si diplomò come maestra: nulla però sopì la sua fervente vocazione, tanto che per ben due volte la fanciulla provò a diventare suora, ma ogni volta fu respinta per via delle sue precarie condizioni di salute.
Solo dopo la perdita di entrambi i genitori all’età di 20 anni, Francesca accettò di partire alla volta di Codogno per gestire un piccolo orfanotrofio. Di questo istituto, Francesca divenne Superiora, dopo aver preso finalmente i voti a 27 anni, nel 1877. L’orfanotrofio però fu chiuso e lo stesso vescovo propose a Suor Francesca di fondarne uno nuovo: così accadde e nacque l’istituto delle Missionarie del Sacro Cuore. Suor Francesca esercitò la sua opera pia, soprattutto a favore delle ragazze più in difficoltà: fondò altri istituti a Milano, a Roma e in altre zone d’Italia. Il suo sogno era però sempre quello di diventare una missionaria e così propose al Papa di essere inviata in Cina ma il pontefice, di tutta risposta, la invitò a partire per gli Stati Uniti d’America, dove, tra il 1901 e il 1913, arrivarono milioni di emigrati dall’Italia. Suor Francesca accettò e partì per New York: fu solo la prima delle 28 traversate dell’Oceano Atlantico che la Santa suora intraprese. Proprio quando si trovava a Chicago, Suor Francesca morì, il 22 dicembre dell’anno 1917: fu sepolta a New York, in una chiesetta adiacente alla Mother Cabrinio High School.