L’11 aprile 2023 si celebra Santa Gemma Galgani. Nata a Camigliano, in provincia di Lucca nel 1878, morta nel 1903, Santa Gemma fu proclamata santa nel 1940 da Pio XII. Morì giovanissima, all’età di 25 anni, dopo una vita di grandi sofferenze fisiche, orfana ben presto, riconobbe la Grazia di essere stata scelta da Cristo per condividere le Sue sofferenze fino alla morte, avvenuta il Sabato Santo del 1903 dopo che le campane delle Chiesa ebbero annunciato la Resurrezione del Signore. Considerata una delle mistiche più grandi nella storia della Chiesa, Santa Gemma ebbe intimi dialoghi con Gesù, con il proprio Angelo Custode, con Maria e con San Gabriele dell’Addolorata.



Oltre alla grave malattia di cui soffriva, Santa Gemma ricevette anche il dono delle stimmate, in seguito a una visione di Gesù. Per diverso tempo le piaghe riapparvero quasi quotidianamente, per poi averle solo dalla sera del giovedì alle 15 del venerdì, vale a dire per la durata della Passione di Cristo. Le spoglie di Santa Gemma Galvani sono conservate nel monastero- santuario delle passioniste di Lucca subito fuori le mura della città, non molto lontano dal centro storico.



La vita di Santa Gemma Galgani

La vita di Santa Gemma Galgani non fu facile, fin da giovane età, il padre era farmacista, quando Gemma aveva 8 anni, la madre, sua maestra di fede, morì per tisi. In occasione della Cresima, Gemma ebbe una delle prime locuzioni interiori con Gesù che le chiese il dono della mamma “Te la condurrò in cielo” , domanda alla quale Gemma rispose sì, dopo qualche anno anche uno dei fratelli di Gemma, Gino, morì di tisi. La situazione economica della famiglia ebbe un tracollo e anche il padre, Enrico morì, lasciando i Galgani pieni di debiti e all’età di 17 anni è costretta a trasferirsi a vivere a casa di una zia. È qui che si ammalerà gravemente e per trovare conforto inizia a leggere la biografia di Gabriele dell’Addolorata, un passionista. In questi anni cominciano le apparizioni a Gemma con il venerabile Gabriele che la conforta e la guida. Il giorno dell’Immacolata Concezione dello stesso anno, Gemma decide di far voto di verginità.



Quando ormai la malattia che l’ha colpita alle vertebre costringendola a letto paralizzata sembra non darle più alcuna speranza di guarigione, la santa viene tentata dal demonio, ma grazie all’apparizione del venerabile Gabriele nonché del suo angelo custode riesce a scacciare il demone. Viene miracolata a conclusione della recita della novena alla beata e ora santa, Margherita Maria Alacoque e dopo aver preso l’Eucarestia.

L’8 giugno del 1899 che coincise con la viglia del Sacro cuore di Gesù, Santa Gemma Galgani ricevette per la prima volta le stimmate. L’unico a non avere dubbi sull’autenticità della cosa fu padre Germano Ruoppolo, passionista e studioso di mistica, nonchè confessore di Gemma. Gemma ebbe in quel periodo diverse apparizioni di Gesù, Maria, l’Angelo custode e San Gabriele dell’Addolorata. L’ultimo periodo di vita di Santa Gemma, trascorso a casa dei Giannini, grandi sostenitori dei passionisti, fu funestato da un’altra terribile malattia che l’accompagnò fino alla morte avvenuta la sera del sabato santo del 11 aprile 1903 dopo che le campane suonarono per annunciare il messaggio della Resurrezione di Cristo.

I santi e beati che si ricordano l’11 aprile: San Stanislao

l’11 aprile oltre a Santa Gemma Galgani, che è considerata la patrona del Movimento Laicale Passionista; dei paracadutisti e dei farmacisti di Lucca, si ricordano anche S. Stanislao, la Beata Elena Guerra e il Beato Angelo da Chivasso. San Stanislao nacque in Polonia all’inizio dell’XI secolo, nominato vescovo di Cracovia si oppose duramente al re Boleslao II, di cui criticava duramente la condotta immorale e violenta.

L’opposizione del re fu talmente esacerbata che questi accusò ingiustamente il Santo di aver edificato una chiesa sopra un terreno di cui si era appropriato illegalmente. Per provare la propria innocenza il Santo ordina al proprietario del terreno, morto da tempo, di uscire dalla tomba e seguirlo per testimoniare in suo favore. San Stanislao venne trucidato dal re mentre celebrava Messa.