Il 31 ottobre di ogni anno, la Chiesa Cattolica ricorda la figura di Santa Lucilla di Roma, vergine e martire cristiana vissuta nel III secolo. Lucilla è una santa poco conosciuta, dal nome antico, solitamente attribuito in epoca romana alle bambine che nascevano alle prime luci dell’alba, e diminutivo di Lucia che vuole dire appunto ”nata all’alba”. Le notizie su di lei sono poche, ma ammatante da una legenda che era molto diffusa agli albori del cristianesimo.



La storia di Santa Lucilla di Roma

Secondo la tradizione, Lucilla era una dolce bambina nata intorno al 257, durante il terribile periodo della persecuzione di ValerianoNon vedente fin dalla nascita, recuperò miracolosamente la vista dopo che suo padre, un importante tribuno di nome Nemesio, richiese a Papa Stefano il battesimo per se stesso e sua figlia. Da questo momento, nonostante la sua posizione pubblica, Nemesio divenne “sordo” agli ordini dell’imperatore, proprio per questo motivo fu condannato insieme a Lucilla a morte tramite martirio.



Nemesio trovò la morte tra la via Appia e la via Latina, mentre Lucilla nei pressi del tempio di Marte. Fu proprio Papa Stefano, che finirà ben presto martirizzato in prima persona, a seppellire in modo dignitoso i loro corpi in un luogo segreto il 31 ottobre.

La piccola martire cieca, è rimasta nei secoli come simbolo della forza della fede, una luce che illumina il mondo pagano.

Santa Lucilla di Roma, Patrona di Santa Fiora, Toscana: le celebrazioni

Santa Lucilla di Roma è copatrona del comune di Santa Fiora, in provincia di Grosseto, insieme a Santa Flora di Cordova. Questo comune toscano, di poco più di 2 mila abitanti, è stato classificato tra i più bei borghi d’Italia: nei documenti storici viene citato per la prima volta nell’890 e, in seguito, più volte nominato, dapprima per una villa con oltre cento poderi e poi per il castello.



Dominio storico dei conti Aldobrandeschi, passò alla metà del XV secolo nelle mani della famiglia Sforza, continuando a crescere in bellezza. Tra le numerose chiese presenti all’interno del comune è impossibile non citare la Pieve delle Sante Flora e Lucilla, situata in piazza Arcipretura, risalente al 1142 e ampliata nel XV secolo, con l’aggiunta della cappella Sforza. Qui è possibile ammirare lo splendido rosone al di sotto del quale è presente lo scudo araldico della famiglia Sforza. La Chiesa è stata nuovamente restaurata tra il 1930 e il 1940 e al suo interno sono state conservate numerose opere d’arte, tra cui alcune terracotte di Andrea della Robbia risalenti al XV secolo.

La festa patronale è molto sentita da tutti gli abitanti di questo caratteristico borgo e ogni anno è organizzata una coinvolgente processione che porta le reliquie delle due sante lungo le stradine del paese. Il Comune organizza anche un affascinante palio con corteo storico e un simpatico torneo di tiro con l’arco in cui si sfidano le rappresentanze di Santa Fiora, Bagnolo, Bagnore e Marroneto.

Gli altri Santi del giorno

Il 31 ottobre, oltre a Santa Lucilla di Roma, la chiesa ricorda anche: Santa Maria dell’Immacolata Concezione, vergine; San Volfango di Ratisbona, vescovo; Sant’ Alfonso Rodriguez, vedovo e religioso gesuita; San Quintino di Vermand, martire; Beato Tommaso Bellacci da Firenze, religioso; Beato Leone Nowakowski, sacerdote e martire; Beato Cristoforo di Romagna, sacerdote; Beato Domenico Collins, religioso gesuita e martire; San Foillano di Fosses, abate.