Santa Matilde Regina si celebra il 14 marzo. In vita fu una regina illuminata, capace di distinguersi per la sua intensa attività di preghiera accompagnata da grande impegno e generosità spesi nei confronti di quelli che venivano considerati ultimi dalla società a lei contemporanea, cioè i malati e i poveri. Questa sua scelta di ritirarsi in privato, a vivere all’interno di una comunità religiosa, fu sostenuta anche dai figli Enrico e Ottone. I due avevano già notato la grande generosità profusa dalla loro madre nei confronti dei malati e dei poveri. Matilde non amava la vita mondana, trascorreva poco tempo a corte, giusto il tempo di adempiere ai suoi doveri di Regina, ma, appena poteva, andava incontro ai bisognosi. Questa sua particolare attitudine viene riportata molto spesso dalla sua iconografia ufficiale dove Matilde viene rappresentata vestita da una lunga veste, con un mantello sulle spalle e una corona sul capo mentre stringe tra le mani una borsa ricolma di medicine e di denaro da donare ai più bisognosi.
Infatti, solitamente viene raffigurata mentre fa visita nelle case dei poveri, a fianco al letto di qualche malato infermo. Purtroppo, due dei suoi figli, per la precisione Enrico e Bruno non le sopravvissero, il primo venne a mancare nel 955 mentre il secondo esalò l’ultimo respiro dieci anni dopo, nel 965. Matilde, che per i suoi biografi, aveva anche il dono della profezia, morì nel monastero di Quedlinburg il 14 marzo del 968. Qui venne sepolta, accanto al marito, nella cappella del castello. Il suo culto è ancora particolarmente vivo, in particolar modo presso le diocesi di Fulda, Paderborn e Monaco di Baviera in Germania.
Santa Matilde Regina, la vita della Beata
Santa Matilde Regina quando nacque, cioè nel 895, venne battezzata con il nome di sua nonna, per l’appunto Matilde, già badessa nel monastero di Herford. Sposò, come seconda moglie, Enrico l’Uccellatore nel 909 che, solamente tre anni dopo diventerà per elezione, Duca di Sassonia, correva l’anno 919. Il Duca sarà poi incoronato nei due anni seguenti, ossia nel 919, re di Germania. Dall’unione tra i due nacquero ben cinque figlie, cioè: Bruno, eletto arcivescovo di Colonia nel 953; Enrico; Hadewik; Gerberga, futura moglie del re di Francia Luigi IV, il loro matrimonio avvenne nel 940; Ottone I il Grande. L’Uccellatore morì però nel 936 e Matilde sostenne, per successione, la candidatura al trono del figlio portante il nome del padre, cioè Enrico, ma venne invece incoronato il loro figlio primogenito, cioè Ottone.
Inevitabilmente, questa sua preferenza pubblicamente mostrata portò a diversi contrasti all’interno della famiglia. Il nucleo familiare ebbe però modo di riappacificarsi in seguito all’incoronazione romanza di Ottone, nel 962. Matilde decise quindi di abbandonare la vita pubblica per ritirarsi nel monastero di Norhdausen. Qui si ammalò e si trasferì quindi in Sassonia, a Quedlinburg. Matilde in questo ultimo periodo della sua vita terrena fondò quattro monasteri, i già due succitati (Nordhausen e Quedlinburg) a cui si vanno ad aggiungere quelli di Enger e Poehlde.