La Santa Messa di Natale 2021 su Canale 5, tenutasi presso il Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano e officiata da padre Rosario Avino, è proseguita con la formula tradizionale, sostituendo ovviamente la stretta di mano (segno di pace) con uno “sguardo di pace”, così da evitare contatti che potrebbero essere vettori inconsapevoli di Coronavirus. “Oggi il Signore ci comunica il dono della vita immortale”, ha aggiunto il sacerdote, impartendo poi la benedizione a tutti i presenti e a coloro che hanno seguito la celebrazione dalla loro dimora.
Poi, l‘ultima preghiera corale e la classica formula “La Messa è finita, andate in pace”, accompagnata da un canto ecclesiastico saldamente radicato nella tradizione natalizia: “Tu scendi dalle stelle”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
SANTA MESSA DI NATALE, CANALE 5: “NON SPRECHIAMO QUESTO GIORNO”
È in corso di svolgimento in questi minuti la Santa Messa di Natale 2021, in diretta su Canale 5 e in streaming su MediasetPlay, presieduta da padre Rosario Avino. Queste sono state le parole del sacerdote: “Che peccato se noi sprechiamo questo giorno del Natale. Si pensa che tanto Natale viene ogni anno e noi ci troviamo quasi immersi in questo tran tran quotidiano. Allora lasciamo stare il Natale, tanto tornerà l’anno prossimo…”.
Successivamente, padre Avino ha sottolineato il seguente concetto: “C’è poi il pericolo del Natale commerciale, quello da cui la pandemia negli ultimi due anni ci ha un po’ allontanato. È quello di Babbo Natale, delle renne, dei pupazzi, che ci fodera gli occhi di tante cose che ci impediscono di vedere il Nato. Si chiama N-A-T-A-L-E perché c’è un N-A-T-O da contemplare. Allora, gli occhi contemplino il Nato. Per fare questo, abbiamo sotto gli occhi tanti indizi, tanti segni che dobbiamo percepire. Per esempio, i miei occhi da sacerdote hanno visto un segno bellissimo del nostro Santuario, in cui i generi alimentari per i poveri grazie al nostro gruppo Caritas venivano portati dietro all’altare per andare a finire in dispensa”. Poi, il sacerdote ha estratto il suo telefonino dalla tasca e l’ha avvicinato al microfono, facendo sentire le prime parole di Gesù sulla Terra: il pianto di un neonato. “Ve lo immaginavate diverso? E invece, no. Sia questo il Natale dello stupore”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
SANTA MESSA DI NATALE, CANALE 5: CELEBRAZIONE NEL SANTUARIO DI SAN GIUSEPPE VESUVIANO
Il Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano torna a risplendere con la Santa Messa di Natale su Canale 5. Maestoso e imponente, sovrasta la piazza, ma al suo interno racchiude un patrimonio artistico e culturale molto ricco. Sul finestrino della facciata interna c’è una vetrata che rappresenta la discesa di San Giuseppe dal cielo per portare Gesù nel Santuario. Un’immagine ancor più significativa in vista della Santa Messa di Natale, in cui si celebra la nascita del Signore.
In quest’occasione lo si fa, dunque, in un’eccellenza vesuviana, che dal 2017 ha riportato al suo antico splendore la cupola con la sua croce in rame in quello che è a tutti gli effetti il punto più alto di tutta la città. La croce, simbolo della vittoria del Bene sul Male, cattura subito lo sguardo dei fedeli. Per chi non potrà seguire personalmente la celebrazione della Natività di Gesù è comunque disponibile la diretta tv e streaming video nelle modalità che vi riportiamo di seguito. (agg. di Silvana Palazzo)
COME SEGUIRE LA DIRETTA VIDEO STREAMING DELLA SANTA MESSA SU CANALE 5
Anche su Canale 5 sarà possibile seguire in diretta tv e video streaming la Santa Messa di Natale: alle ore 10 verrà infatti trasmessa dal Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano (Napoli) la celebrazione della Natività di Gesù. Collegamento tv su Canale 5, in diretta video streaming poi anche sul portale Mediaset Play-Canale 5 o sulla app Mediaset Infinity.
La Messa su Canale 5 è di fatto la prima del giorno per chi non riuscirà a spostarsi fisicamente e per chi dopo la Santa Messa della Vigilia celebrata da Papa Francesco ieri in San Pietro ha deciso comunque di seguire anche l’Eucaristia del 25 dicembre tramite la tradizionale “Messa del Giorno” secondo il rito cattolico romano. La Santa Messa di Natale sarà possibile seguirla anche dalle ore 10.55 su Rai 1 (in collegamento dalla Basilica Santa Maria in Domnica alla Navicella in Roma), il tutto in attesa della Benedizione Urbi et Orbi e del messaggio di Natale di Papa Francesco, visibile dalle ore 11.55 su Rai 1, Tv2000 e Canale 5.
SANTA MESSA DI NATALE, IL SANTUARIO DI SAN GIUSEPPE E L’INVIO DEL PAPA
La location scelta quest’anno da Mediaset vede il Santuario di San Giuseppe in San Giuseppe Vesuviano a tornare protagonista delle messe di Natale, come già avvenuto in passato. Sarà possibile seguire la celebrazione eucaristica in diretta video streaming anche sul portale online del Santuario o sul canale YouTube Santuario di San Giuseppe. Ubicato nella città metropolitana di Napoli, a oriente del Vesuvio e del monte Somma, a 10 km da Pompei e da Madonna dell’arco, il Santuario del Seicento diviene simile alla struttura attuale solo ad inizi Novecento, quando il progetto ideato dall’ing. Francesco Foschini tramuta il Santuario in opera monumentale nel nome del Patrono. Dal 1928 la chiesa è affidata ai Giuseppini del Murialdo, che gestiscono anche la casa parrocchiale, il centro giovanile e l’accoglienza.
Nella penultima Udienza Generale prima di Natale, Papa Francesco volle così celebrare il Patrono di questo Santuario che oggi ospiterà la diretta tv della Santa Messa natalizia: «I Vangeli non ci riportano nessuna parola di Giuseppe di Nazaret, niente, non ha mai parlato. Ciò non significa che egli fosse taciturno, no, c’è un motivo più profondo. Con questo suo silenzio, Giuseppe conferma quello che scrive Sant’Agostino: “Nella misura in cui cresce in noi la Parola – il Verbo fatto uomo – diminuiscono le parole”. Nella misura che Gesù – la vita spirituale – cresce, le parole diminuiscono». Il silenzio di San Giuseppe, concluse il Papa, «non è mutismo; è un silenzio pieno di ascolto, un silenzio operoso, un silenzio che fa emergere la sua grande interiorità».