LA FORZA DI PAPA FRANCESCO E LA PREGHIERA PER I “CRISTI” ABBANDONATI

Sembrava non potesse presenziare a nessuno dei riti della Settimana Santa e invece non solo Papa Francesco era in Piazza San Pietro ma ha celebrato l’eucaristia nella Santa Messa per la Domenica delle Palme, ha fatto lungo giro di Papamobile sia prima che dopo la celebrazione e ha tenuto l’Angelus per le Palme. Il tutto con una forza d’anima e di fisico davvero invisibili a un giorno dalle dimissioni per il ricovero dovuto ad una fastidiosa infezione respiratoria. «Grazie davvero per le preghiera che nei giorni scorsi avete intensificato», ha infatti detto Papa Francesco al termine della Santa Messa salutando i presenti.



«Ringrazio tutti per la vicinanza e la preghiera. Affido a Maria i malati, soprattutto i più piccoli come quelli che ho incontrato nel reparto di oncologia del Gemelli. Preghiamo per chi soffre la perdita dei cari e per quanti lavorano in ospedale, ci vuole eroicità. Li ammiro», aveva invece scritto nel tweet dedicato all’intera cristianità solo qualche ora fa. Un’omelia intensa e commossa quella tenuta da Papa Francesco per la Domenica delle Palme dove ha ricordato i tanti “Cristi abbandonati” per i quali occorre prendersi cura, in quanto così si accoglie quel Cristo morto e risorto per ciascuno di noi. È di oggi la notizia che per il Giovedì Santo Papa Francesco farà ritorno nel carcere minorile di Casal del Marmo per la Lavanda dei Piedi e per celebrare la Messa in Coena Domini: «La Messa sarà in forma ristretta, non aperta al pubblico. È prevista una diretta streaming», spiega il Vaticano.



L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER LA DOMENICA DELLE PALME

«“Dio mio perché mi hai abbandonati?“: sono le parole che ci portano al cuore della Passione di Cristo, al culmine delle sofferenze che ha patito per salvarci»: le sofferenze di Gesù entrano nella carne di tutti, sono sofferenze del corpo, dell’anima, dello spirito, spiega Papa Francesco aprendo l’omelia della Santa Messa per la Domenica delle Palme. «Fallimento, abbandono dei discepoli, in questo dolore Gesù sperimenta l’abbandono da parte di Dio: c’è l’abbandono del suo Padre, di Dio, il Signore arriva a soffrire per amore nostro quanto per noi è difficile addirittura comprendere». Gesù nella Passione vede il naufragio dell’esistenza e il crollo di ogni natura umana: «grida il suo Perché! ‘Perché mi hai abbandonato?’». Nelle più drastiche lacerazioni dei legami, Cristo si porta sulla Croce e sperimenta l’abbandono e la lontananza di Dio: «perché arriva a tanto?», si chiede Papa Francesco, rispondendo subito «lo ha fatto per noi».



La Domenica delle Palme non è uno “spettacolo” ma è la sperimentazione dell’abbandono di Dio: «è il prezzo che Gesù ha pagato per me, si è fatto solidale con noi fino all’abbandono estremo ma resta di fianco a noi per sempre. Quando ci vediamo con le spalle al muro, quando ci vediamo persi in un vicolo cieco, deve esserci qualcosa di speranza ed è Lui che è qui per me e per te», rileva ancora Papa Francesco nell’omelia centrale della Santa Messa da Piazza San Pietro. «Ognuno di noi può dire che nelle nostre cadute, nei tradimenti, degli abbandoni, pensiamo che Lui è stato abbandonato, tradito e scartato. E lì troviamo Lui!». Quando l’uomo si sente perso e sbagliato, ecco è lì che Gesù è con lui: «il Signore ci salva così, dal di dentro dei nostri perché. Da lì dischiude la speranza che non delude: sulla Croce quando prova l’estremo abbandono, non si lascia comunque andare alla disperazione. Prega e si affida, grida il suo Perché con le parole di un Salmo e si consegna all’amore del Padre». Nell’abbandono Cristo continua ad affidarsi, nell’abbandono «perdona i suoi crocifissori»: ecco che così il male del mondo viene come immerso in un amore più grande, si trasforma in comunione. «Fratelli e sorelle, un amore così per noi è capace di trasformare i nostri cuori di pietra in cuori di carne, un amore capace di tenerezza e compassione, è lo stile di Dio: Cristo abbandonato ci smuove a cercarlo negli abbandonati, perché in loro c’è Lui, Gesù è con loro». Il Papa confessa di avere bisogno anche lui di essere accarezzato e non abbandonato, «per questo vado a trovare e consolare gli abbandonati». Sono tanti i «Cristi abbandonati di cui non abbiamo il coraggio neanche di incrociare lo sguardo», racconta ancora Papa Francesco, «ma ci sono anche tanti Cristi abbandonati e nascosti, scartati con guanti bianchi, bambini non nati e anziani lasciati soli, ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che non vengono ascoltati nel proprio grido di dolore e trovano solo la strada del suicidio». Gli abbandonati sono i “Cristi di oggi”: ebbene, il Signore nella Pasqua chiede di avere cuore per tutti, occhi per tutti, «nessuno deve essere abbandonato a se stesso. Chi viene abbandonato è icona stessa di Cristo, ci ricorda l’accoglienza dell’abbandono: chiediamo la Grazia di saper amare Gesù in ogni abbandonato». Qui il testo integrale dell’omelia di Papa Francesco per la Santa Messa delle Palme 

DOMENICA DELLE PALME 2023, INIZIA LA SANTA MESSA E PAPA FRANCESCO C’È

«Domani celebrerò la Santa Messa della Domenica delle Palme»: lo ha detto ieri Papa Francesco ai cronisti assiepati davanti all’ospedale Gemelli di Roma durante le dimissioni dal ricovero del Santo Padre. Data per ampiamente improbabile la presenza fino a qualche giorno fa nel primo rito ufficiale della Chiesa Cattolica per la Settimana Santa 2023, Papa Francesco è sì in convalescenza ma con buone condizioni tanto da farlo presenziare e celebrare la Santa Messa che ha inizio in questi minuti in Piazza San Pietro.

«Essendo programmata la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani è prevista la presenza di Papa Francesco in piazza San Pietro per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore»: lo ha comunicato il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni in vista della Domenica delle Palme 2023. Anche ieri dopo le dimissioni dall’ospedale Papa Francesco, prima di far ritorno in Vaticano, ha fatto visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani: Le ha affidato in preghiera i bambini incontrati ieri nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dell’Ospedale, compresi i genitori di Angelica ( la bimba morta nelle scorse ore al Gemelli) che il Pontefice ha consolato all’uscita dal nosocomio. Ora è tutto pronto, la Santa Messa per la Domenica delle Palme è cominciata in diretta tv e video streaming da Piazza San Pietro.

SANTA MESSA PER LA DOMENICA DELLE PALME 2023, CON PAPA FRANCESCO?

Sarà una Santa Messa per la Domenica delle Palme molto particolare in quanto, salvo sorprese dell’ultima ora, non dovrebbe vedere la celebrazione di Papa Francesco: dopo il ricovero d’urgenza lo scorso mercoledì 29 marzo per una infezione respiratoria, il decorso e le dimissioni sabato dopo il ricovero non impedisce al Santo Padre di presenziare al primo rito ufficiale della Settimana Santa verso la Santa Pasqua (in programma domenica prossima, 9 aprile 2023) ma difficilmente officerà lui l’Eucaristia. Appuntamento stamattina in Basilica di San Pietro per la celebrazione della Santa Messa, in occasione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore: in sostituzione di Papa Francesco, celebrerà i riti delle Palme il Cardinale Leonardo Sandri, il vice decano del Collegio Cardinalizio.

Al termine della Santa Messa della Domenica delle Palme, il Card. Sandri procederà alla benedizione di palme e ulivi nel pieno della tradizione evangelica che precede di una settimana la Passione, morte e Resurrezione. Con questa Santa Messa si celebra la Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme: sarà possibile seguire l’intero rito della Messa della Domenica delle Palme in diretta dalle ore 1o su Rai1 o Tv2000, oppure anche in diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News.

Ancora non è dato sapere cosa avverrà con l’Angelus della Domenica delle Palme, non è da escludersi che Papa Francesco possa comunque affacciarsi dal Balcone di San Pietro per la recita dell’ultimo Angelus prima di Pasqua. Ecco il calendario liturgico per le Celebrazioni della Settimana Santa 2023: Messa del Crisma il Giovedì Santo (ore 9.30), la Passione del Signore (ore 17) e la Via Crucis al Colosseo (ore 21.15) il Venerdì Santo, la Veglia Pasquale (ore 19.30) il Sabato Santo e la Messa del Giorno con Benedizione Urbi et Orbi (dalle ore 10) per la Domenica di Pasqua, 9 aprile 2023.

DOMENICA DELLE PALME 2023 IN DIRETTA STREAMING E TV: TRADIZIONI, ORIGINI E VANGELI

Guerra in Ucraina, crisi in Medio Oriente, piazze che insorgono in ogni parte del mondo: il messaggio di pace e l’invito di Gesù alla conversione dei cuori, anche per questa Messa della Domenica delle Palme, si fa sempre più delicato. Ad aggiungere preoccupazione negli scorsi giorni anche le condizioni di salute di Papa Francesco che hanno gettato la comunità mondiale nell’ansia per le notizie che giungevano da Roma: «Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera», ha detto il Santo Padre dall’ospedale Gemelli durante il ricovero per infezione respiratoria e conseguenze fibrillazione atriale.

Un pensiero di pace quello che calerà sulla cristianità dopo la celebrazione della Santa Messa della Domenica delle Palme e l’ingresso del Signore trionfante a Gerusalemme: secondo la tradizione cristiana, nei Vangeli di Marco e Matteo si parla della gran quantità di gente che accoglie Gesù sventolando rami d’alberi/fronde/ulivi prese dai campi, mentre San Giovanni parla esplicitamente di “palme”. Ma dunque perché vi è ancora oggi il rito della benedizione degli ulivi nella Santa Messa della Domenica delle Palme? Il motivo è semplice: in Occidente storicamente non crescevano palme e dunque venne sostituita dalla pianta di ulivo.

In Europa del Nord, dove neanche gli ulivi esistono, si utilizza per la processione delle Palme un misto di rametti di fiori intrecciati: la tradizione liturgica della Domenica delle Palme vede così scandirsi la Santa Messa, «processione fin dentro la chiesa. Qui giunti continua la celebrazione della Messa, che si distingue per la lunga lettura della Passione di Gesù, tratta dai Vangeli di Marco, Luca, Matteo, secondo il ciclico calendario liturgico», come spiega il focus di “Famiglia Cristiana” su questa prima festività della Settimana Santa. Le tradizioni invece alle origini della Domenica delle Palme vedono riferimento al “Sukkot” ebraico, dove i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione. Per tale festa, i pellegrini ebrei portavano in mano il “luvav”, un mazzetto composto dai rami di tre alberi diversi: la palma (simbolo della fede), il mirto (simbolo della preghiera che s’innalza verso il cielo) e il salice (rimando alla bocca chiusa dei fedeli).

DIRETTA SANTA MESSA DOMENICA DELLE PALME 2023: L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO DEL 2022

«Sul Calvario si scontrano due mentalità. Nel Vangelo, infatti, le parole di Gesù crocifisso si contrappongono a quelle dei suoi crocifissori»: iniziava così l’omelia di Papa Francesco per la Santa Messa della Domenica delle Palme dello scorso anno. È più che probabile che anche nella celebrazione odierna l’omelia sarà comunque prodotta dal Santo Padre e poi letta dal Cardinal Sandri, sempre che in extremis non riesca a partecipare, magari dalla sedia a rotelle, lo stesso Papa Francesco. «Salvare se stessi, badare a se stessi, pensare a se stessi; non ad altri, ma solo alla propria salute, al proprio successo, ai propri interessi; all’avere, al potere, all’apparire. Salva te stesso: è il ritornello dell’umanità che ha crocifisso il Signore. Pensiamoci», scriveva il Papa durante la festa delle Palme nella Settimana Santa 2022.

Una mentalità dell’Io e una di Dio, questi i due pensieri che si “scontrano” dentro il cuore dell’uomo fedele: «durante la crocifissione, quando sente i chiodi trafiggergli i polsi e i piedi. Proviamo a immaginare il dolore lancinante che ciò provocava. Lì, nel dolore fisico più acuto della passione, Cristo chiede perdono per chi lo sta trapassando», ricordava Papa Francesco aprendo il tempo di Pasqua nell’omelia nella Santa Messa della Domanica delle Palme di un anno fa. «Lì, mentre viene crocifisso, nel momento più difficile, Gesù vive il suo comandamento più difficile: l’amore per i nemici. Pensiamo a qualcuno che ci ha ferito, offeso, deluso; a qualcuno che ci ha fatto arrabbiare, che non ci ha compresi o non è stato di buon esempio. Quanto tempo ci soffermiamo a ripensare a chi ci ha fatto del male! Così come a guardarci dentro e a leccarci le ferite che ci hanno inferto gli altri, la vita o la storia. Gesù oggi ci insegna a non restare lì, ma a reagire. A spezzare il circolo vizioso del male e del rimpianto. A reagire ai chiodi della vita con l’amore, ai colpi dell’odio con la carezza del perdono», rileva Papa Francesco nella certezza che per la Pasqua del Signore e per sempre, «Dio davvero può perdonare ogni peccato. […] Con Dio si può sempre tornare a vivere. Coraggio, camminiamo verso la Pasqua con il suo perdono. Perché Cristo continuamente intercede presso il Padre per noi (cfr Eb 7,25) e, guardando il nostro mondo violento, il nostro mondo ferito, non si stanca di ripetere – e noi lo facciamo adesso con il nostro cuore, in silenzio – di ripetere: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

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