L’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO PER IL CAPODANNO 2022

«Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Iniziamo il nuovo anno affidandolo a Maria Madre di Dio. Il Vangelo della Liturgia odierna parla di lei, rimandandoci nuovamente all’incanto del presepe. I pastori vanno senza indugio verso la grotta e che cosa trovano? Trovano – dice il testo – “Maria, Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”. Fermiamoci su questa scena e immaginiamo Maria che, come mamma tenera e premurosa, ha appena adagiato Gesù nella mangiatoia»: è iniziato così il primo Angelus di Papa Francesco per il nuovo anno 2022. Dopo la Santa Messa, la tradizionale recita di Capodanno 2022 della Preghiera a Dio si è caratterizzata dell’esempio concreto di vita cristiana della Madre di Dio.



La Madonna non tiene il Figlio per sé, ricorda ancora il Santo Padre: «lo presenta a noi; non lo stringe solo tra le sue braccia, ma lo depone per invitarci a guardarlo, accoglierlo e adorarlo. Ecco la maternità di Maria: il Figlio che è nato lo offre a tutti noi. E nel posarlo davanti ai nostri occhi, senza dire una parola, ci dona un messaggio stupendo: Dio è vicino, a portata di mano». E quel Dio-bambino che nasce per noi, per non escludere nessuno e per farci divenire “fratelli e sorelle” diventa il vero protagonista della storia proprio grazie al “sì” di Maria: «Guardando a Maria con in braccio il suo Figlio, penso alle giovani madri e ai loro bambini in fuga da guerre e carestie o in attesa nei campi per i rifugiati. E contemplando Maria che adagia Gesù nella mangiatoia, mettendolo a disposizione di tutti, ricordiamo che il mondo cambia e la vita di tutti migliora solo se ci mettiamo a disposizione degli altri, senza aspettare che siano loro a cominciare. Se diventiamo artigiani di fraternità, potremo ritessere i fili di un mondo lacerato da guerre e violenze. Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Pace. La pace «è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso». Al termine dell’Angelus il Papa augura a tutta la piazza la piena pace per questo inizio 2022: «Pace pace pace: portiamo questo a casa oggi: pace!. Ringrazio il Presidente Mattarella per il suo messaggio e gli assicuro le mie preghiere», ha conclude Papa Bergoglio.



IL NUOVO ANNO NEL SEGNO DELLA MADONNA

Come da tradizione nel primo giorno dell’anno, Papa Francesco al termine della Santa Messa per la Solennità di Maria torna ad affacciarsi sul balcone di Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus di Capodanno 2022.

In attesa del messaggio che il Santo Padre darà alla cristianità per la Giornata Mondiale della Pace, restano ancora nella “scia” le parole proferite poco fa nell’omelia della Santa Messa dove Francesco ha ricordato la centralità della Madre di Dio per la testimonianza di vita costante che è il cristianesimo. «Il nuovo anno inizia nel segno della Santa Madre di Dio, nel segno della Madre. Lo sguardo materno è la via per rinascere e crescere. Le madri, le donne guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita: guardando con il cuore, riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza, evitando le derive del pragmatismo asettico e dell’astrattezza», ha rilanciato Papa Francesco chiudendo la sua omelia con un monito molto netto, «E la Chiesa è madre, è madre così, la Chiesa è donna, è donna così. Per questo non possiamo trovare il posto della donna nella Chiesa senza rispecchiarla in questo cuore di donna-madre. Questo è il posto della donna nella Chiesa, il gran posto, dal quale derivano altri più concreti, più secondari. Ma la Chiesa è madre, la Chiesa è donna. E mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta!». Con il Capodanno 2022 il Papa invita ad affidarci tutti alla protezione di questa donna, «la Santa Madre di Dio che è nostra madre. Ci aiuti a custodire e meditare ogni cosa, senza temere le prove, nella gioiosa certezza che il Signore è fedele e sa trasformare le croci in risurrezioni».



L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO NELLA SANTA MESSA DI CAPODANNO

«La mangiatoia è segno gioioso per i pastori: è la prova che Dio tiene tanto ai pastori, un gesto vicino, umile e familiare. Gesù ci tocca il cuore nascendo piccolo e buono nella mangiatoia»: inizia così l’omelia di Papa Francesco per la Santa Messa del primo dell’anno in Basilica San Pietro (diretta tv Rai 1-Canale 5-Tv2000 e video streaming su Vatican News).

«Con la mangiatoia Gesù ci anticipa che si farà cibo per noi», Dio viene lì dove il mondo non sembra fregarsene di qualcuno. Per Maria, spiega ancora il Papa, non è avvenuto come il mondo: «lei ha subito lo scandalo della mangiatoia con l’umile accettazione al disegno divino». La madre vede il figlio soffrire nella miseria, eppure l’attesa di Resurrezione non fa perdere d’animo la Madonna: «Maria custodiva tutto meditando nel suo cuore. Aveva un fare diverso dalle genti: gli altri raccontano quello che vedevano davanti loro, parole e meraviglia, Maria invece appare pensosa e medita nel cuore». Questi sono due atteggiamenti diversi che si possono affrontare ancora oggi nel cuore dell’uomo: la meraviglia di riconoscere il bene, si è rallegrati delle novità di Dio, ma possiamo essere incarnare una fede matura e adulta come Maria, è una fede «diventata feconda e generativa», spiega il Papa. La Madonna «custodisce Dio meditando»: impariamo dalla Madre di Dio questo atteggiamento, intima Francesco, «oggi la Madre di Dio ci mostra che è necessario che è la vita stretta ad arrivare alla meta, la croce senza la quale non si risorge, un parto doloroso che dà vita ad una fede più matura». Come è possibile superare l’urto tra l’irreale e il reale? «Maria non disperde», spiega il Papa, «conserva tutto nel cuore fidandosi anche delle cose difficili da accettare». Maria ci custodisce nel cuore mettendo a confronto esperienze di tutti diverse: «lei lega le cose belle e quelle brutte, non le tiene separate ma le unisce. Per questo Maria è la Madre della cattolicità, per questo Maria è cattolica perché unisce e non separa». È uno sguardo inclusivo che non separa nelle tensione, conclude Papa Francesco, «le madri sanno custodire e unire i troppi fili spinati e divisioni del mondo». La Chiesa è madre e la Chiesa è donna, come Maria. 

IL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA SOLENNITÀ DI MARIA

«In questi giorni la Liturgia ci invita a risvegliare in noi lo stupore, lo stupore per il mistero dell’Incarnazione. La festa del Natale è forse quella che maggiormente suscita questo atteggiamento interiore: lo stupore, la meraviglia, il contemplare…»: lo spiegava ieri nell’omelia per i Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, Papa Francesco. Sta per cominciare la Santa Messa di Capodanno 2022 con ancora vive le parole proferite dal Santo Padre sulla centralità di quel “Sì” della Madonna che ha permesso la nascita del Re dei Re.

«Maria Santissima Madre di Dio. Lei è la prima testimone, la prima e la più grande, e nello stesso tempo la più umile. La più grande perché la più umile. Il suo cuore è colmo di stupore, ma senza ombra di romanticismi, di sdolcinatezze, di spiritualismi. No. La Madre ci riporta alla realtà, alla verità del Natale, che è racchiusa in quelle tre parole di San Paolo: “nato da donna” (Gal 4,4)», sottolineava ancora ieri sera in San Pietro il Pontefice. Lo stupore di Maria e la certezza della sua fede per “contrastare” lo smarrimento del mondo in questi ultimi due terribili anni di pandemia: secondo Papa Francesco, «possiamo e dobbiamo dire “grazie a Dio”, perché la scelta della responsabilità solidale non viene dal mondo: viene da Dio; anzi, viene da Gesù Cristo, che ha impresso una volta per sempre nella nostra storia la “rotta” della sua vocazione originaria: essere tutti sorelle e fratelli, figli dell’unico Padre».

SANTA MESSA E ANGELUS DI CAPODANNO: LA DIRETTA VIDEO

Per annunciare il nuovo anno 2022 e dopo l’assenza per sciatalgia lo scorso anno, Papa Francesco torna alla tradizione consueta in epoca pre-Covid: alle ore 10 è prevista la Santa Messa per la Festa di Maria Santissima Madre di Dio nell’Ottava di Natale, in Basilica di San Pietro. A seguire, alle ore 12, sempre il Santo Padre recita l’Angelus di Capodanno 2022 dal Balcone che dà sul Colonnato, diversamente da quanto accaduto 12 mesi fa quando lesse il messaggio dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.

Per questi due appuntamenti religiosi del 1 gennaio 2022, cui si aggiunge la lettura del Messaggio di Papa Francesco per la LV^ Giornata Mondiale della Pace, sarà possibile seguire in presenza oppure in diretta tv (Rai 1, Canale 5 e Tv2000) e ovviamente anche in diretta video streaming su RaiPlay e canale YouTube di Vatican News. Dopo le celebrazioni del Santo Natale 2021 e del “Te Deum Laudamus“ di ieri, Papa Bergoglio torna ad annunciare la novità del Vangelo di Gesù nell’epoca buia della pandemia e delle libertà distorte: «E noi, che cosa siamo chiamati a trovare all’inizio dell’anno? Sarebbe bello trovare tempo per qualcuno. Il tempo è la ricchezza che tutti abbiamo, ma di cui siamo gelosi, perché vogliamo usarla solo per noi. Va chiesta la grazia di trovare tempo: tempo per Dio e per il prossimo: per chi è solo, per chi soffre, per chi ha bisogno di ascolto e cura. Se troveremo tempo da regalare, saremo stupiti e felici, come i pastori. La Madonna, che ha portato Dio nel tempo, ci aiuti a donare il nostro tempo», ricordava il Papa nell’omelia della Santa Messa di 12 mesi fa (letta dal Cardinal Parolin data l’indisposizione fisica del Santo Padre).

SANTA MESSA DI CAPODANNO, MESSAGGIO 55^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Pubblicato negli scorsi giorni ma letto al mondo solo oggi, 1 gennaio 2022, il Messaggio di Papa Francesco per la LV Giornata Mondiale della Pace riflette quest’anno il titolo “Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura”. Il messaggio per il nuovo anno cristiano appena cominciato è diviso in 4 parti sostanziali: si apre con un passo di Isaia (52,7), «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace», per riflettere sull’importanza di quel cammino di pace di cui già parlava San Paolo VI decenni fa. «Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale», scrive il Santo Padre illustrando le tre “vie” per la costruzione di una pace duratura. «Il dialogo tra le generazioni», quale base per la realizzazione di progetti condivisi; in secondo luogo, «l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo»; da ultimo, «il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana. Si tratta di tre elementi imprescindibili per dare vita ad un patto sociale, senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente».

SANTA MESSA, L’OMELIA DI CAPODANNO DEL 2021

In attesa della Santa Messa e dell’Angelus per la prima giornata dell’anno, nell’omelia della celebrazione di Capodanno 2021 Papa Francesco ripercorse i tre verbi utilizzati nelle Scritture e che trovano compimento nella Madre di Dio. Benedire, nascere e trovare: «il Signore sa che abbiamo bisogno di essere benedetti, occorre dire Bene di ogni cosa come fa Dio. Ma con Gesù non riceviamo solo parole di benedizione, ma la benedizione stessa del Padre: in Lui il Padre ci benedice con ogni benedizione. Ogni volta che apriamo il cuore a Gesù, la benedizione di Dio entra nella nostra vita». È la Madre di Gesù, la madre di tutti, a farsi da tramite fra l’umanità e il Mistero: «In Maria, Dio si è legato alla nostra carne e non ci ha lasciati mai più». Nella nascita del Cristo nel mondo, Lui è venuto per prendersi cura di noi, «in attesa che la pandemia venga sconfitta dalla vaccino del corpo dobbiamo prenderci cura degli altri (come fa la Madonna per noi) con il vaccino del cuore». Infine il terzo verbo “trovare”: «troviamo tempo per Dio, per gli uomini e per il prossimo, per chi è solo e chi soffre». Lo stupore e la felicità potremo trovare «se doneremo il nostro tempo».

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